Merate: un archivio di memorie di italiani emigrati all'estero. Il progetto di Panzeri

Stefano Panzeri
“Oltreoceano” torna a casa. È questo lo scopo della fase finale del progetto, ideato cinque anni fa da Stefano Panzeri - meratese di nascita, attore di teatro e regista dal 1997- che nel corso di questo quinquennio ha attraversato il mondo. Con Oltreoceano, Panzeri si è impegnato a fondo per raccogliere e costruire un “archivio” di memorie legate alle storie di italiani emigrati all’estero; il progetto, che ha toccato Australia, Argentina, Stati Uniti ed Europa, è stato fino ad oggi un grande contenitore di esistenze. Per contrastare questo continuo viaggiare alla ricerca di voci lontane e di vite vissute dall’altra parte del mondo, Stefano Panzeri ha voluto “restituire” le memorie raccolte e riportarle a casa, in Italia.
La proposta di questa fase finale del progetto è dunque quella di creare, attraverso un laboratorio di narrazione, un grande catalogo di memorie, un’ “auto - bio - blioteca”. “Ho pensato che potesse essere bello che i racconti potessero tornare al punto di partenza, e vorrei creare una specie di scaffale in cui, anziché esserci dei semplici libri, ci fossero dei frammenti di storie, raccontate in prima persona da coloro che le hanno vissute” ha spiegato Panzeri.
Si tratta quindi di un nuovo format teatrale e narrativo, una novità per il nostro territorio, che verrà ufficialmente presentata il 1° ottobre nel corso dell’Open day presso la sede di Ronzinante, associazione culturale meratese che si occupa di teatro dal lontano 2001. Lo scopo ultimo del format è quello, quindi, di spingere le persone a raccontare in prima persona la propria storia, diventando così “libri umani”, mettendosi in gioco, compiendo un passo successivo rispetto al semplice osservare ed ascoltare un attore professionista che si fa portavoce del racconto di qualcun altro. “L’idea è quella di raccogliere poi le storie in formato mp3, in modo da avere poi un archivio fisico e tangibile di quello che è stato il progetto. Vorrei che, una volta formalizzati, i racconti venissero depositati fisicamente presso la biblioteca di Olgiate Molgora, dove i lettori potranno prenderli in prestito ed ascoltarli. Questa parte del progetto dovrebbe prendere vita ha partire da gennaio”, ha concluso Panzeri, sottolineando ancora una volta l’importanza del teatro e del racconto come rito di celebrazione della memoria. Una memoria che, nel caso di questo progetto, è molto vicina a noi, ci chiama in causa, ci chiede di raccontare la nostra storia a voce alta. L’appuntamento per conoscere le radici del progetto è dunque martedì 1 ottobre alle 20.30 presso la sede di Ronzinante, all’angolo tra via Vittorio Veneto e via Crocifisso nella frazione di Novate.
G.Co.
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