Merate: in ''attesa'' con pendolari e studenti alle pensiline dei bus. Rotte, sporche, senza copertura né sedile e orari invisibili

Che la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale non siano tra le priorità del nostro Paese, lo si capisce da tante cose. Tra queste la cura che si riserva ai pendolari del trasporto su gomma, nella fattispecie gli autobus utilizzati perlopiù dagli studenti che devono raggiungere la scuola o dai pendolari da e per la stazione.

Ci siamo limitati a Merate, considerandolo polo attrattivo per le scuole superiori, l'ospedale, l'agenzia delle entrate, l'osservatorio astronomico, il centro natatorio ma anche il lago di Sartirana. Tutti luoghi che per dovere o per piacere si potrebbero raggiungere anche mezzi pubblici. Ma quanto comodamente?

Abbiamo passato in rassegna le varie fermate e il quadro non è edificante.

Anzitutto per lo più mancano di coperture e sedili.

Rotatoria di Via De Gasperi-Via dei Lodovichi

In Via dei Lodovichi dove migliaia di ragazzi ogni giorno salgono e scendono dai bus la fermata è a lato della carreggiata e in un caso la occupa addirittura, compromettendo lo scorrimento del traffico. Non ci sono panchine né lastre di cemento da utilizzare come appoggio ma quel che è peggio non sono a tetto. Sole, acqua, neve, grandine, vento non c'è nulla che ripari i viaggiatori così costretti con la canicola oppure con la bufera ad attendere, intrisi di sudore o inzuppati dalla pioggia, l'arrivo del mezzo.

Non va meglio, ad esempio, in Piazza Italia dove anche qui decine di studenti del Manzoni o del Clerici o persone che vanno al mercato devono accontentarsi del gradino dell'ex negozio di Bini jeans, accanto alla palina con gli orari. Anche in questo caso nessuna copertura.

Viale Verdi

Ci sono fermate di autobus sulle piste ciclopedonali, come in Viale Verdi, oppure lungo la statale senza possibilità di un riparo in sicurezza per i viaggiatori.

Spesso i cartelli che indicano la tappa di un mezzo pubblico sono coperti da siepi e rami di alberi sporgenti.

La pensilina di Via De Gasperi

In Via De Gasperi, davanti al distributore di carburante, la pensilina è stata vandalizzata: una delle poche dotate di copertura in plexiglass è finita nel mirino di delinquenti che l'hanno abbattuta forse a sassate e l'hanno anche deturpata con scritte.

La fermata di Cassina

Ci sono poi fermate dove gli spazi per la sosta del bus non sono nemmeno più visibili tanto le righe gialle a terra sono sbiadite.

Per non parlare dei cestini spesso pieni, dei cartelli con gli orari ormai smunti e scritti con caratteri talmente piccoli da risultare difficili alla lettura.

Insomma chi decide di avvalersi dei trasporti pubblici, per causa di forza maggiore o per filosofia di vita, deve fare i conti con ritardi, orari non sempre “intelligenti” e concordanti con le coincidenze di altri mezzi e anche sporcizia e scomodità. Insomma non un grande incentivo...

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S.V.
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