I deserti del mondo nel racconto al Rotary club Merate dell’esploratore Maurizio Levi

Serata magica al Rotary Club Merate Brianza, ovvero un incontro sui viaggi nei deserti di tutto il mondo. "Ogni deserto è unico. Ne ho attraversati molti, se non tutti, quasi. Il più bello, con le sue sabbie rosse e le forme infinite, è, per me, quello algerino, totalmente disabitato. Imperdibile anche il deserto del Sudan, dove potete incontrare almeno cento piramidi".

Da sinistra Elena Vallata, Maurizio Levi espoloratore, Giuseppe Martinelli presidente Rotary Club Merate Brianza, la moglie, Massimo Gianquitto

Così Maurizio Levi, ha proposto, al Rotary Club Merate Brianza, la sua personale "classifica" dei deserti di tutto il mondo. I deserti erano infatti il tema dell'incontro con l'"esploratore", come l'ha definito Massimo Gianquitto presentandolo ai soci riuniti nella conviviale al "Lido" di Imbersago. Un incontro che, a molti deve essere sembrato interessante, perchè l'evento proposto da Giuseppe Martinelli, presidente in carica, è stato partecipatissimo.

Ben 130 i Paesi visitati da Levi. "Come accade a tanti - ha esordito l'ospite - ho cominciato a viaggiare perchè amavo l'avventura. Partecipavo anche al Camel Trophy. Che, a metà degli anni ottanta, vinsi. Interviste, televisioni, media. Cominciai a pensare che la vita forse poteva cambiare, e la passione diventare un lavoro. Iniziai così a organizzare viaggi, Poi con mia moglie, Elena Vallata, scegliemmo il Sudan, dove vent'anni fa abbiamo aperto un resort. E' lei ad occuparsene.

Massimo Gianquitto

Da Milano, io continuo ad organizzare viaggi. Cerco di scoprire nuove location. L'ultima è il deserto del Mengystan, che arriva al Mar Caspio. Deserti - ha continuato Levi - se ne possono incontrare in tutti i continenti". Per citarne alcuni tra quelli raccontati, con una narrazione appassionata ( molte poi le domande) Afghanistan, Iran, Sudan, Botswana, Egitto, Equador, la catena delle Ande, Iran, la Cina ai confini con la Mongolia, la Nubia, la Tunisia e il Sahara. Nel 2005 il Bangladesh. "Naturalmente - sottolinea Levi - abbiamo lasciato, per ora, i deserti della Libia e della Siria. Ultimo viaggio negli Stati Uniti. Bello certamente, ma io cerco qualcosa di diverso, fuori dalla piste. E non è vero che nel mondo tutto è già stato scoperto".

Ancora oggi, nel 2019, questo modo di viaggiare si chiama avventura.
Sergio Perego
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