Merate: lievita di 300mila euro il bando di gara per la nuova palestra dell'Ist. Manzoni
Dopo tre gare andate deserte, l'amministrazione di Merate si appresta a uscire con un nuovo bando (rivisto) per la realizzazione della palestra delle scuole medie Manzoni.
Data la poca evidente appetibilità dell'ultima proposta, a seguito di perizie e calcoli alla mano, è stato rivisto l'ammontare dell'opera con un incremento di circa 300mila euro.
Partendo da poco meno di 900mila euro, dunque, si arriverà a 1.200.000 euro.
La prima gara risale al 2018 con assessore Giuseppe Procopio. Nessuno si era presentato all'appello. Indetta la seconda una azienda (unica ad essersi presentata) si era aggiudicata i lavori ma poi aveva presentato una serie di modifiche sul progetto iniziale, con un aggravio dei costi. Per questi motivi, nonostante i tentativi di trovare un accordo, l'amministrazione aveva proceduto con rescindere il contratto (accollandosi i costi del ricorso al TAR, poi rigettato, e quelli del consiglio di Stato che dovrà ancora esprimersi).
La terza gara indetta sotto la legislatura di Massimo Panzeri aveva visto anche il sopralluogo di qualche azienda interessata a parteciparvi senza che poi si sia concretizzato qualcosa. Le "contestazioni" riguardano, come accennato, le difficoltà di accedere con i mezzi alla palestra da demolire e ricostruire e quindi l'impossibilità di utilizzare mezzi ordinari di lavoro piuttosto che apparecchiature con lunghi bracci meccanici, dunque più costosi.
Sistemati gli ultimi dettagli ora si uscirà nel più breve tempo possibile nella speranza che questa sia la volta buona.
Data la poca evidente appetibilità dell'ultima proposta, a seguito di perizie e calcoli alla mano, è stato rivisto l'ammontare dell'opera con un incremento di circa 300mila euro.
Partendo da poco meno di 900mila euro, dunque, si arriverà a 1.200.000 euro.
La prima gara risale al 2018 con assessore Giuseppe Procopio. Nessuno si era presentato all'appello. Indetta la seconda una azienda (unica ad essersi presentata) si era aggiudicata i lavori ma poi aveva presentato una serie di modifiche sul progetto iniziale, con un aggravio dei costi. Per questi motivi, nonostante i tentativi di trovare un accordo, l'amministrazione aveva proceduto con rescindere il contratto (accollandosi i costi del ricorso al TAR, poi rigettato, e quelli del consiglio di Stato che dovrà ancora esprimersi).
La terza gara indetta sotto la legislatura di Massimo Panzeri aveva visto anche il sopralluogo di qualche azienda interessata a parteciparvi senza che poi si sia concretizzato qualcosa. Le "contestazioni" riguardano, come accennato, le difficoltà di accedere con i mezzi alla palestra da demolire e ricostruire e quindi l'impossibilità di utilizzare mezzi ordinari di lavoro piuttosto che apparecchiature con lunghi bracci meccanici, dunque più costosi.
Sistemati gli ultimi dettagli ora si uscirà nel più breve tempo possibile nella speranza che questa sia la volta buona.
S.V.