Merate: i negozi chiudono uno dopo l’altro ma non ci sono iniziative di Confcommercio Lecco né del suo delegato locale

La conta è impietosa e anche a volerci mettere tutta la buona volontà, l'ottimismo va scemando.

Tra gli ultimi ad avere abbassato le saracinesche su Piazza Prinetti a Merate, c'è il negozio di calzature Quattro Passi, affacciato su Via Carlo Baslini. La titolare, raggiunta l'età pensionabile, ha lasciato e non avendo un ricambio generazionale intenzionato a seguire le stesse orme, giusto per stare in tema, non ha potuto fare altro che cessare l'attività. Prima una svendita, poi un fuori tutto e infine le vetrine che vengono coperte con fogli di carta da pacco che qualcuno vorrebbe un poco più graziosi, magari con immagini della città.

Via Carlo Baslini

A qualche mese di distanza dalla chiusura anche l'ormai ex gelateria Spini si presenta con la vetrina tappezzata da fogli di giornale e carta da pacco. Lo storico bar è vuoto, pare che il proprietario dei muri sia intenzionato a vendere l'immobile comprensivo di appartamento al piano superiore.

Via Trento

Scendendo lungo Via Manzoni il conto aumenta. Nell'ex Cubo, dopo la campagna elettorale con la sede temporanea di Più Prospettiva, non è entrato più nessuno. Di fronte resta vuoto l'ex fruttivendolo. Poco più a sud i locali del negozio di abbigliamento, che si è spostato di fronte a Piazzetta Faverzani, sono vuoti così come quelli ad angolo prima di entrare nel cortile del Manzoni. Nello stabile affacciato di fronte all'istituto comprensivo, resta lo spazio unico che ospitava il negozio di calze, pigiami e intimo, chiuso anche in questo caso per il raggiungimento dell'età pensionabile della titolare.

Via Manzoni

In Piazza Italia ci sono l'ormai ex Bini, gli spazi occupati prima da un parrucchiere e poi da un negozio di vestiti per bambini. In Via Indipendenza resta poco. La lavanderia "ecologica" ha chiuso, svuotato tutto il negozio di abbigliamento e accessori vari posto accanto, l'idraulica Gerosa ha la saracinesca abbassata da tempo quantomeno per quanto riguarda l'attività al banco.

Risalendo su Viale Lombardia, rasenta il decennio la chiusura dell'ex Di Meglio, un tempo Bennet. Più in fondo l'ex Agenzia viaggi, un tempo alimentari Mauri, è tappezzata con fogli bianchi. In Via Pascoli non c'è più il negozio per animali così come in Piazza Don Minzoni sono vuoti i locali dell'ex bar e idem in Via Trento dove ha chiuso la caffetteria. Non va meglio in tra Piazza Italia e su fino a Via Sant'Ambrogio. Si dice che sia prossimo a cedere attività e stabile anche la ferramenta Gianola, ma non c'è nulla di ufficiale. Chiuse le vetrine dell'ex outlet del libro, della macelleria, dei due i negozi di abbigliamento che si sono trasferiti sotto il Castello. Poi non c'è più la "friggitoria" e la società che erogava mutui.

Via Indipendenza

Vuoti ancora i locali della casa Pulici, del fiorista e dell'allora sede di Spazio e Prevenzione così come gli ampi spazi in piazza della chiesa dove un tempo c'era il parrucchiere.

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Qualche "trasloco" è previsto per il mese di settembre mentre non si hanno notizie per il momento di nuove aperture. Una situazione che rispecchia molto quella del capoluogo di provincia con un "deserto" in centro da far tremare i polsi.

Piazza della Vittoria angolo Via Roma

Piacerebbe sapere come Confcommercio Lecco, oltre che occuparsi di appuntamenti letterari e "vetrine" sui palchi ad personam, intenda andare incontro ai commercianti meratesi. Mario Mandelli, ai tempi della sua "presidenza" per i distretti meratese e casatese, era spesso in centro a parlare con i colleghi, raccogliere lagnanze ed esigenze e farne istanza presso la sede centrale. Dall'attuale referente, di cui si fatica a ricordare anche il nome (Luigi Perego), al momento non si hanno afflati.

S.V.
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