Merate: terza gara deserta per la nuova palestra del Manzoni
Terzo nulla di fatto per l'assegnazione della gara relativa alla costruzione della nuova palestra dell'istituto Manzoni di Merate. Dopo la manfestazione di interesse a cui avevano partecipato 9 imprese, al sopralluogo obbligatorio previsto nel bando se ne sono presentate solo 2 e l'esito non è stato dei più confortanti.
I costruttori, infatti, non hanno portato avanti la volontà di prendersi in carico il lavoro.
Tra i problemi maggiori riscontrati l'accesso al cantiere che dovrà avvenire per forza di cose dalla parte sud, in quanto il corridoio di accesso da Via Manzoni risulta troppo stretto per mezzi di una certa porta. L'unica strada, però, non è "piana" e necessita di mezzi speciali per il trasporto e la movimentazione di materiali.
A questo si aggiunga che, con tutta probabilità, la demolizione del vecchio manufatto è stata sottovalutata e sottostimata, rendendo di fatto poco appetibile l'appalto.
"Va rivisto il quadro economico" ha spiegato il sindaco Massimo Panzeri, non senza dirsi abbastanza preoccupato "abbiamo già chiesto ai progettisti di rivedere il computo metrico, dovremo probabilmente lavorare sulla demolizione e chiaramente dovremo rifinanziare l'opera. Tempo un paio di settimane e potremo avere un quadro più preciso della situazione per capire come muoverci".
I costruttori, infatti, non hanno portato avanti la volontà di prendersi in carico il lavoro.
Tra i problemi maggiori riscontrati l'accesso al cantiere che dovrà avvenire per forza di cose dalla parte sud, in quanto il corridoio di accesso da Via Manzoni risulta troppo stretto per mezzi di una certa porta. L'unica strada, però, non è "piana" e necessita di mezzi speciali per il trasporto e la movimentazione di materiali.
A questo si aggiunga che, con tutta probabilità, la demolizione del vecchio manufatto è stata sottovalutata e sottostimata, rendendo di fatto poco appetibile l'appalto.
"Va rivisto il quadro economico" ha spiegato il sindaco Massimo Panzeri, non senza dirsi abbastanza preoccupato "abbiamo già chiesto ai progettisti di rivedere il computo metrico, dovremo probabilmente lavorare sulla demolizione e chiaramente dovremo rifinanziare l'opera. Tempo un paio di settimane e potremo avere un quadro più preciso della situazione per capire come muoverci".
