Merate: il calvario dei residenti nel palazzo 'Azalea' di via Stelvio. Danni e gravi rischi

Valigie, passeggini, giochi per bambini, fascicoli di documenti, libri, attrezzi da lavoro, cesti di vimini, condizionatori d'aria e alcune automobili infangate spinte a mano fuori dai garage (vietato metterle in moto). È lo scenario del "giorno dopo" nel condominio "Azalea", in via Stelvio a Merate, che ricorda le immagini degli sfollati per fenomeni alluvionali o sismici.


I venti appartamenti non si trovano a pian terreno e nessun residente è rimasto perciò senza un tetto su cui dormire. Ma le ultime due notti non hanno concesso sonni tranquilli alle famiglie rimaste coinvolte, loro malgrado, dai recenti allagamenti: quella del 21 agosto per i tuoni e lo scroscio insistente della pioggia che già in diverse occasioni ha causato problemi sulla viabilità annessa alla rotonda di Pagnano e alle cantine del condominio, e l'altra del 22 agosto, dopo aver appurato che l'acqua aveva raggiunto il metro e mezzo di altezza nei garage, sommergendo tutto ciò che si trovava al loro interno.

"Conosciamo bene gli annosi problemi legati ai forti temporali, tant'è che le cantine le lasciamo ormai vuote. Ma mai in passato l'acqua aveva raggiunto i box. Non immaginavamo potesse accadere tutto questo" commenta una residente delusa.

La maggiore preoccupazione è per i proprietari dei sette garage che custodiscono veicoli, vestiti, scarpe, beni di consumo di ogni giorno, ricordi affettivi. Tutti scaraventati dalla forza dell'acqua. Qualcosa è già stato ricollocato al proprio posto, qualcos'altro è fuori nel cortile in attesa di essere ripulito, mentre l'irrecuperabile è già stato eliminato dopo una prima cernita.

Il calcolo dei danni somma le quote variabili personali che dipendono da caso a caso (a rischio diverse macchine e alcune serrande nuove di zecca) alle spese che si dovrà accollare l'intero condominio. L'impianto elettrico ha smesso di funzionare nella giornata di ieri, ripristinato parzialmente solo in tarda sera. Gas e riscaldamento sono invece ancora fuori uso. Il locale caldaia è ancora inagibile e i quattro "bruciatori" andranno tutti sostituiti. Al nostro arrivo, alcuni residenti erano nel bel mezzo dei lavori di ripulitura dei garage. È chiaramente percepibile che molto è andato perduto.

Su un muro l'insegna scritta in corsivo a mano "Laboratorio di pittura e di restauro", poco sopra la linea nera che indica il livello che ha raggiunto l'acqua, in corrispondenza della centralina elettrica saltata. "Qui venivo con mio nipote a fare qualche lavoretto" ci dice una nonna affranta. Altri condomini, in un momento di pausa, scambiano qualche parola. Con un occhio si guardano in faccia e con l'altro puntano verso la collinetta che hanno di fronte e il nuovo parcheggio esterno privato, con ingresso all'altezza della rotatoria.

Ieri lo stesso sindaco Massimo Panzeri ha ammesso: "Ha influito anche il cumulo di sassi e terra sceso dal parcheggio collocato sopra la rotonda, che è andato a ostruire le griglie". È ciò di cui sono convinti i residenti, che non si capacitano ancora di come sia stato possibile concedere qualche anno fa la possibilità di realizzare una tale opera disboscando otto alberi ad alto fusto. Come si legge da un cartello mezzo strappato fuori dal posteggio, il terreno è di proprietà di un avvocato, che pure lui ha subito danni al suo studio legale nel condominio Azalea [clicca QUI].

"Ieri i vigili del fuoco hanno portato via tre camion zeppi di ghiaia, durante le lunghe operazioni di intervento. Lunedì abbiamo appuntamento da un avvocato. Stiamo valutando di muovere una causa contro il Comune di Merate per attestare le responsabilità" denuncia una proprietaria, che stamane si è recata in Municipio, riuscendo a rivolgersi al primo cittadino e a un responsabile dell'ufficio tecnico comunale.

C'è chi sottolinea il danno ambientale e chi il rischio fisico non solo per i residenti, ma per chiunque attraversi via Stelvio. "Intorno alle ore 6 di ieri mattina una macchina che passava di qui è rimasta ingolfata. La signora all'interno dell'abitacolo gridava: 'Aiuto, aiuto'!".

I residenti sono pronti ad andare avanti, nella speranza che nel frattempo il Comune agisca per scongiurare episodi simili a quelli appena vissuti, con fenomeno temporaleschi intensi sempre più frequenti.

Lo spazio resta a disposizione degli interessati per eventuali repliche o precisazioni.
M.P.
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