Ronco: la Stema ceduta col ramo d'azienda alla ''Nisi''

C'è una svolta positiva nella vicenda del fallimento dell'azienda Stema di Ronco Briantino. La novità è arrivata un mese dopo la cessazione della produzione, imposta lo scorso luglio dal curatore fallimentare per via dei debiti contratti dall'impresa. Alla fine si è concretizzato uno degli scenari auspicati dai sindacati per la risoluzione del nodo relativo al futuro dei 56 lavoratori della ditta di via Mattei, che produceva meccanismi per divani letto.

La sede della Stema di Ronco Briantino

Mentre è stata avviata la cassa integrazione per i dipendenti, si è infatti proposto un operatore interessato all'acquisizione e che ha già stipulato un accordo di affitto di ramo d'azienda. L'acquirente è la Renato Nisi di Forlì specializzata nella produzione di meccanismi per divani letto, che rileva così da Stema il reparto che produce ingranaggi, con i suoi 34 lavoratori.  L'accordo prevede un impegno da parte dell'imprenditore a effettuare investimenti nei settori della salute e della sicurezza. Il contratto durerà sei mesi e al termine di questo periodo la Nisi potrebbe rinnovare il contratto. Nel caso poi servissero più lavoratori, questi verrebbero scelti tra quelli della Stema ancora in cassa integrazione.  Intanto in questi giorni sono partite le lettere che convocano i 34 lavoratori in azienda. Già da lunedì dovrebbe ripartire la produzione per rispondere a commesse in corso. Il sindacato Fim Cisl Monza Brianza ha espresso un giudizio positivo sullo sviluppo del caso, ritenendo la Nisi una realtà consolidata desiderosa di espandersi. Un'intesa che sembra andare in questa direzione.



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M.L.
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