Merate: prima seduta di Consiglio con lo scontro Panzeri-Perego. Zero a uno


E' finito al tappeto al primo round sotto la gragnuola di esempi portati dall'avversario, il neo consigliere avvocato Roberto Perego, a riprova della crescente criticità in cui versa l'ospedale cittadino, che invece, per il sindaco Massimo Panzeri ha soltanto le difficoltà di sistema, come tutti i nosocomi di Lombardia e d'Italia, a causa dei tagli ai fondi regionali decisi dal Governo centrale. Governo centrale, come quello regionale e comunale, a trazione leghista, detto per inciso.

Ai rilievi dell'esponente di minoranza il Sindaco, in evidente affanno, ha opposto il regolamento che concede al consigliere che replica alla risposta dalla all'interrogazione, non più di tre minuti. Inutile l'invocazione di Perego di poter continuare, stante l'estrema importanza dell'argomento. Panzeri gli ha tolto la parola con astio. E del resto la sua risposta all'interrogazione di "Cambia Merate" sul futuro dell'ospedale Mandic era già apparsa generica, arruffata, infarcita di luoghi comuni tra un suono onomatopeico e l'altro sempre più prolungato, forse perché alla disperata ricerca di parole vagamente credibili.

Un guaio. L'avevamo previsto quando Panzeri, inventandosi la delega ai rapporti con l'azienda ospedaliera, che mai c'è stata, annunciò di volerla tenere per sé. Un guaio perché dietro l'ignoranza sulla materia i vertici ospedalieri trovano l'alibi perfetto, possono agire indisturbati; sicuri che al primo tavolo si firmerà un documento sul quale si sostanzieranno tutte le buone intenzioni. Come accaduto in passato, con il verbale firmato da Massironi e Favini, distribuito addirittura in campagna elettorale a riprova che le polemiche sul presidio sono artificiose e pretestuose, quasi sempre infondate.

Purtroppo invece non passa settimana senza che giungano segnali d'allarme sempre più preoccupanti.

Ci prendiamo l'arbitrio di rinnovare il suggerimento al signor Sindaco: lasci la delega. Per una sola buona ragione: lei - a nostro sindacabile parere - di sanità non sa e non capisce esattamente un cavolo. Non presti la sponda istituzionale alle manovre in corso di cui, quella sull'Ortopedia raccontata ieri da questo giornale, è soltanto l'ultima in ordine di tempo.

Detto ciò, la prima seduta del Consiglio comunale a guida Panzeri, non ha riservato particolari sussulti. La minoranza composta esclusivamente da consiglieri di centrosinistra appare di gran lunga più forte della precedente. Aldo Castelli col garbo che gli è consueto ha riconosciuto i meriti alla Giunta per aver ottenuto ben 650mila euro dalla Regione necessari a coofinanziare l'ampliamento della caserma dei vigili del fuoco e della protezione civile ma ha anche affondato il coltello sul nuovo regolamento per l'incarico di rappresentare il Comune nelle aziende pubbliche che, scritto nella forma attuale introduce un "vincolo di mandato", escluso dalla Costituzione stessa.

Massimo Panzeri ha dimostrato l'esperienza maturata nei precedenti dieci anni sui banchi prima di maggioranza e poi di opposizione. La sua è una interpretazione a due volti: misurata e puntuale quando illustra gli argomenti all'ordine del giorno, difficoltosa e a tratti arrogante nel momento in cui deve rispondere ai rilievi. Come l'alunno che recita perfettamente la poesia ma poi balbetta alla prima domanda del maestro. Tuttavia è un operativo non privo di idee e di "visioni" per cui si può ragionevolmente sperare in un quinquennio proficuo.

Sopra le righe, per dialettica e competenza, l'ex sindaco Andrea Robbiani che in poco più di un mese ha già impresso una significativa accelerazione alle cosiddette "buone pratiche per la riduzione del consumo di plastiche e materiali non biodegradabili. Robbiani ha tenuto per sé la delega all'ambiente che oggi, per Merate, sta in cima alle priorità e quindi agli investimenti. Da lui si attendono decisive azioni per la costituzione del parco urbano nord col risanamento del lago di Sartirana, dello stagno di San Rocco e del reticolo idrico minore.

Misurato anche il neo assessore al bilancio, avvocato Alfredo Casaletto che in una rapida e chiara carrellata ha esposto i dati salienti dell'assestamento di bilancio. Cinque anni come consigliere, altrettanti nella veste di capogruppo sempre di maggioranza hanno plasmato un possibile candidato alla corsa a sindaco del 2024.

E a proposito di capigruppo non si può ignorare il brevissimo intervento di Paolo Centemero di "PiùProspettiva". Nulla destinato a passare alla storia. Però è necessario che il consigliere neofita, subito promosso capogruppo, mentre avrebbe sicuramente meritato il posto Fabio Tamandi assai più esperto di Aula, distingua i luoghi: la sala del bar da Angelo, sede ufficiosa della Lega è una cosa, quella consiliare è un'altra. E in quest'ultima la terminologia è essenziale. Massimo Panzeri non è stato eletto presidente di Retesalute ma dell'assemblea consortile che ha competenza di programmazione generale; a settembre si provvederà a rinnovare il Consiglio di Amministrazione, con la nomina del presidente, che ha funzioni gestionali. Sono ruoli ben diversi. E di fatto Panzeri è succeduto a Massironi per mantenere l'equilibrio con il casatese in vista delle prossime nomine. Per Centemero la seduta di ieri sera, 30 luglio 2019 è stata la sua "prima volta". Diciamo che l'emozione gli ha giocato contro. Transeat.

Claudio Brambilla
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