Bene l'incarico al dr. Zanola ma la dirigenza ''viva'' dall'interno l'ospedale cittadino

La notizia del conferimento dell'incarico di primario facente funzioni al dottor Silvio Zanola è sicuramente positiva. Anche se i nuovi compiti ridurranno il tempo disponibili per il lavoro operativo, in ambulatorio e in sala operatoria. Il tentativo di reperire risorse attraverso la mobilità non ha dato risultati e il reparto è sempre più in affanno. Soprattutto in queste settimane dove anche medici e infermieri si prendono a buon diritto qualche giorno di vacanza.

In un quadro, quindi, sempre precario si insinua un giorno sì e l'altro anche, un vento minaccioso proveniente da Lecco dove qualcuno evidentemente si sente un padreterno. Con diritto di decidere l'operatività dell'Ortopedia del San Leopoldo Mandic. Nell'interesse generale sarebbe opportuno che la direzione strategica rassicurasse il personale di Merate circa la piena autonomia del reparto, sia pure all'interno dell'azienda. Varando rapidamente le necessarie procedure per la sostituzione di Alessandro Spreafico, che a fine mese lascia il primariato per la pensione e dei medici necessari a mantenere la guardia attiva 24 ore, requisito indispensabile per mantenere la struttura DEA di 1° livello. E con essa, quindi, il servizio h 24 di pronto soccorso.

Temi delicati sui quali ancora non abbiamo avuto il piacere di sentire l'opinione del signor Sindaco che pure, dopo averla inventata, ha tenuto per sé la delega ai rapporti con l'azienda socio-sanitaria territoriale. Massimo Panzeri ha già raccolto plausi per la rapida asfaltatura di alcune strade, opere, crediamo, progettate dalla passata amministrazione nella quale l'attuale sindaco faceva parte ma come capogruppo di opposizione. Ma, come si diceva all'ineffabile pasdaran di Forza Italia, signora Lodi, fosse quello dell'asfaltatura delle strade il problema di Merate saremmo in una botte di ferro. Invece è proprio il tema più generale dell'assistenza ospedaliera ma anche delle aziende che ne assicurano la continuità sul territorio a richiedere il massimo dell'attenzione da parte della nuova Giunta municipale.

E sinora non pare proprio che questo tema abbia una qualche priorità nell'agenda politica cittadina. Al signor Sindaco possiamo solo rinnovare l'invito di ricostituire un gruppo di esperti - diciamo consiglieri sanitari del Presidente - in grado di aiutarlo a comprendere le complesse dinamiche socio-sanitarie, sorreggendolo e assistendolo nei colloqui con i vertici di ASST e ATS. Nessuno è tuttologo. E un esperto di lavori pubblici non perde dignità ammettendo di ignorare tali dinamiche. Farsi consigliare arricchisce, non sminuisce.

Claudio Brambilla
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