Sportello Immigrati di ALEG: in sei mesi 418 accessi. Tante richieste di cittadinanza

Da vent’anni, l’associazione ALE G. gestisce lo “sportello immigrati” a Lomagna: un punto di riferimento indispensabile per le persone immigrate che devono avere un documento di ingresso e di soggiorno in Italia.

Da quindici anni, lo sportello immigrati, in accordo con i Comuni interessati, è stato organizzato anche a Osnago, a Paderno D’Adda, a Calco. Sono migliaia le persone immigrate che si sono rivolte agli sportelli: per il permesso o la carta di soggiorno, per i ricongiungimenti familiari, per il decreto flussi (che un tempo consentiva l’ingresso regolare in Italia di molti immigrati).

Le colonne portanti di questo servizio sono i due mediatori culturali, operatori degli sportelli: con loro le persone immigrate hanno stabilito un rapporto di fiducia, con loro hanno “fatto” i documenti per l’intera famiglia, a loro si rivolgono per dei problemi e per dei consigli.

Gli operatori sono sempre affiancati da volontari, importanti per un adeguato servizio: a loro è affidato il compito di registrare i dati degli utenti, di fornire una prima indicazione sui documenti necessari per una determinata pratica, di compilare i bollettini postali (sempre il rinnovo del permesso ha un costo per gli immigrati), di scannerizzare i documenti da allegare. Le volontarie presso gli sportelli sono tre.

Il finanziamento di questa attività è stato assicurato, per anni, da Retesalute; senza un contributo economico questo servizio non potrebbe continuare.


Gli sportelli sono stati presenti nei seguenti paesi:
  •     a Paderno D’Adda, presso il Comune, il martedì dalle ore 16.30 alle ore 19;
  •     ad Osnago, davanti alla biblioteca, il giovedì dalle ore 16.00 alle ore 19;
  •     a Calco, accanto alla biblioteca, il venerdì dalle ore 16 alle ore 18;
  •     a Lomagna, presso la sede ALE G., il sabato dalle ore 9 alle ore 12.

Attraverso gli sportelli, l’associazione ALE G. cerca di dare una risposta alle esigenze delle persone immigrate: il rinnovo del permesso di soggiorno, la richiesta di carta di soggiorno, la richiesta online della cittadinanza, il ricongiungimento familiare, l’iscrizione al test di lingua italiana, l’accompagnamento nell’inserimento scolastico dei minori ricongiunti.

Per quanto riguarda le pratiche, nell’ultimo anno è stato registrato un forte aumento delle richieste di cittadinanza che può essere fatta dalle persone immigrate che hanno maturato i dieci anni di residenza richiesti e hanno un lavoro, e quindi un reddito necessario per la domanda.


Nei primi 6 mesi dell’anno 2019, le persone immigrate che si sono rivolte agli sportelli sono state 418.

Tante hanno il permesso di soggiorno: 164 persone, di cui 68 per lavoro subordinato e 96 per famiglia. Ben 194 persone hanno la carta di soggiorno (documento a tempo indeterminato, che non richiede più il rinnovo). 14 persone sono già cittadini italiani.

6,6 persone su dieci hanno meno di 40 anni (278); soltanto 1,4 persone su dieci hanno più 51 anni.

I Paesi di provenienza vedono ai primi posti: Albania (145 persone), Marocco (79 persone), Senegal (40), India (19), Bangladesh (17), Ecuador (17), Burkina Faso (14), Egitto (14), Costa D’Avorio (11), Peru (9).

Queste provenienze riflettono la composizione dei cittadini migranti residenti nel nostro territorio.

Dal punto di vista dell’occupazione:
il 45% di queste persone ha un lavoro a tempo indeterminato (187 persone), il 11% ha un lavoro a tempo determinato (46), il 6% è disoccupato (25 persone), il 26% sono casalinghe (109 persone), il 7% è studente (29).


Dal punto di vista del titolo di studio:

La maggior parte delle persone (239) ha la licenza di scuola media inferiore; il 23% ha un diploma di scuola media superiore (97 persone, 5 di queste hanno conseguito il diploma in Italia); 22 persone hanno la laurea (5 persone l’hanno conseguita in Italia).

Rispetto alla casa:
il 61% ha un’abitazione in affitto e ben il 27% ha una casa di proprietà, anche se acquistata con grandi sacrifici e indebitamenti.

Rispetto ai servizi erogati:
la principale attività riguarda l’assistenza per i documenti necessari all’arrivo e alla permanenza in Italia (permesso di soggiorno e carta di soggiorno).

129 persone hanno rinnovato il permesso di soggiorno; 105 persone hanno chiesto (o aggiornato) la carta di soggiorno di lunga durata: non avranno più bisogno di rinnovare periodicamente il permesso per restare in Italia.

Il dato in aumento, anche per questi primi sei mesi del 2019, è la richiesta di cittadinanza: complessivamente 47 persone hanno inoltrato online la richiesta di cittadinanza, avendo maturato più di 10 anni di presenza ininterrotta in Italia e dimostrando di avere un reddito sufficiente.

Dovranno aspettare un po’ (il tempo previsto dal “Decreto Salvini” è di 4 anni) ma al termine dell’istruttoria diventeranno a tutti gli effetti cittadini italiani. Con loro anche i figli, con età inferiore ai 18 anni, presenti in Italia.

Altre persone (51) si sono rivolte allo sportello per le informazioni relative alla cittadinanza o per verificare lo stato di avanzamento della loro pratica.

I ricongiungimento familiari, rispetto ad alcuni anni fa, sono in diminuzione: le richieste sono state 18.

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