Lecco: l'incontro dal prefetto tra ASST e sigle sindacali non soddisfa. Pronti alla mobilitazione. Al Mandic lutto al braccio
Questa mattina le risposte alle richieste avanzate dalle RSU non hanno lasciato soddisfatti e sono state sostanzialmente respinte al mittente. I numeri forniti dalla dirigenza, seppur corretti, non rispecchierebbero stando ai sindacati, la reale portata delle difficoltà in cui versano i lavoratori.
Da una parte l'azienda che non ravviserebbe problemi di organico, dall'altra i rappresentanti che invece sostengono come a fronte di un aumento delle attività il personale sia rimasto lo stesso o peggio si calato. L'assunzione di Oss per il periodo estivo sarebbe solo un palliativo in quanto a ottobre i reparti e dunque le turnazioni tornerebbero in sofferenza. Per un numero di part time temporanei reintegrati, ce ne sarebbero 200 definitivi persi completamente.
A queste rivendicazioni si aggiungono il parcheggio di Via Nassiriya, oneroso e sostanzialmente non utilizzato, i ritardi negli acquisti degli ausili per i pazienti invalidi, gli abbandoni di massa (come per gli anestesisti di Lecco, ndr), il malcontento generale.
Al tavolo prefettizio erano presenti il direttore generale Paolo Favini, con il direttore sanitario Vito Corrao e il direttore socio sanitario Enrico Frisone, Anna Cazzaniga e Katia Rusconi per il servizio infermieristico, l'RSU aziendale Ercole Castelnuovo, un rappresentante per ogni sigla sindacale, un esponente della giunta del comune di Lecco e di Bellano. "Imbarazzante l'assenza dell'amministrazione di Merate" è stato il commento lapidario di Francesco Scorzelli, esponente USB per il presidio Mandic.