ASST: i sindacati chiedono al prefetto di attivare la 'procedura di raffreddamento'. Pronto lo stato di agitazione dei lavoratori
Un atto dovuto in vista di una "mobilitazione" con presa di posizione forte a seguito di motivazioni che i richiedenti ritengono particolarmente gravi e tali da portare allo stato di agitazione del personale della ASST di Lecco.
In particolare diverse sono le ragioni addotte dai sindacati
• Taglio di 650.000€ costo del personale senza alcuna spiegazione o vincolo normativo;
• insufficienti assunzioni di OSS, Infermieri, Fisioterapisti, Amministrativi, As. Sociali , Op.Tec. da graduatoria esistente;
• assunzione di OSS periodo estivo da agenzia interinale;
• pochissime assegnazioni di part time;
• cambio di orario ai servizi per carenza di personale;
• attivazione indiscriminata della mobilità d'urgenza;
• mancata apertura ambulatorio stress correlato al lavoro, come da normativa nazionale;
• attuazione Progetto Accoglienza: totale mancanza di valutazioni/correzioni delle ripercussioni negative delle scelte adottate sia sul personale che sull'utenza;
• insufficiente se non scarsa attenzione ai problemi dei dipendenti;
• parcheggio dipendenti;
• gravi difficoltà di fruibilità dei buoni pasto dei dipendenti del territorio;
• numero esorbitante di ferie residue e ore a credito per i lavoratori del comparto
Il prefetto di Lecco avrà 5 giorni di tempo per convocare le parti e tentare una conciliazione. Se non la si raggiungerà il destino è segnato.
Con tutta probabilità le sigle sindacali chiameranno a raccolta i lavoratori, facendo dei volantinaggi fuori dai presidi per informare la popolazione di quanto sta accadendo e poi si proclamerà lo sciopero.