Ponte: un’altra ''soffiata'' con l’onorevole Traversi. ''I lavori fermi da un mese senza un perchè''
L'ultima volta che l'onorevole Roberto Traversi aveva fatto tappa a Calusco era il 31 gennaio scorso, un lunedì. Quella mattina incontrò gli esponenti del Comitato Ponte San Michele e qualche cittadino arrabbiato, dai quali ricevette notizie a dir poco negative sullo stato di avanzamento dei lavori sulla struttura che collega l'Isola bergamasca con il Meratese. Fino ad allora, infatti, gli operai dell'impresa edile Notari (aggiudicataria della gara indetta da RFI per riqualificare il viadotto) si erano visti soltanto sporadicamente e a gruppi di quattro, massimo cinque alla volta all'opera.
L'onorevole Roberto Traversi
Il Comitato e lo stesso Traversi, deputato del Movimento 5 Stelle che, oltre ad essere un architetto (ligure per giunta, dunque più sensibile al tema ''ponti'' dopo il crollo del Morandi di Genova), è portavoce del Ministro Toninelli e presidente dell'osservatorio sulle povertà pubbliche, sono convinti che quella visita non programmata di fine anno, servita a verificare il non avanzamento ingiustificato del cantiere, abbia contribuito a mandare ai responsabili dei lavori un messaggio forte e chiaro, tanto che di lì a pochi giorni le operazioni di ripristino erano ripartite con tutta un'altra ''verve'' arrivando, come da promesse, alla riapertura ciclopedonale dello scorso 28 marzo. L'onorevole Traversi è però tornato questa mattina a Calusco perché la situazione è tornata all'inizio. Di operai al lavoro non se ne vedono più dalla fine del mese scorso, senza un motivo apparente. Ciò ha contribuito a far montare la rabbia all'interno del Comitato e non solo. Per alcuni è l'ennesima ''presa in giro'', e se è vero che RFI conta di riaprire il Ponte al traffico veicolare entro dicembre, allora è presumibilmente vero, come sostengono dal Comitato, anche che senza questo mese di stop le auto avrebbero potuto iniziare a transitare sul San Michele diversi giorni prima.
Traversi con Ruben Bergonzi, presidente del Comitato San Michele
Oggi però si sono inspiegabilmente fermati. Quando l'onorevole mi ha chiamato, chiedendomi come procedeva, gli abbiamo dovuto spiegare come stanno le cose e che abbiamo il dubbio che la l'impresa Notari non abbia modo di andare avanti con i lavori perché manca il progetto esecutivo. Questa per noi sarebbe l'unica giustificazione accettabile''. Un fatto che sarebbe tuttavia grave, per il Comitato, che da tempo chiede di poter avere una copia del progetto (quello relativo al rinforzo della parte strutturale) o che venga quantomeno mostrato in ad un tavolo tecnico al quale possano prendere parte anche i suoi esponenti. ''RFI sostiene che il progetto esecutivo c'è e secondo alcuni rappresentanti delle istituzioni locali esiste da dicembre'' ha proseguito Bergonzi. ''A noi, però, non lo hanno mai dato e perciò ci viene il dubbio che non ci sia. L'unico modo per sentirmi smentito sarebbe quello di poterlo vedere''. Traversi a colloquio con Marco Ardenghi, esponente del Comitato San Michele
Quella del tavolo tecnico mai convocato è un'altra questione aperta, ancora non chiarita per il Comitato.''Sappiamo che in alcune occasioni, durante i lavori, il Ponte ha sostenuto un peso di almeno 400 quintali, cioè l'equivalente di almeno cinquanta vetture'' ha quindi commentato durante il vertice con l'on. Traversi Marco Ardenghi. ''Sulla struttura ce ne stanno al massimo venti. Vogliamo quindi capire quindi capire come saranno usati quei 20 milioni di euro stanziati, ma fino ad ora non abbiamo avuto nessun riferimento tecnico per parlarne''. A promettere di provvedere personalmente a chiedere che venga indetto un confronto sulle questioni più tecniche delle operazioni di rinforzo alla struttura, già peraltro imparte completate sulle aste portanti, ci ha pensato Traversi.
A.S.