Comitato: i lavori sono bloccati dal 29 marzo
In seguito al 29 marzo, data di riapertura al traffico ciclo-pedonale, i lavori sul Ponte San Michele hanno subito una battuta d’arresto. Proprio in tale circostanza avevamo ribadito la necessità di mantenere un ritmo di lavoro sostenuto per cercare di anticipare la riapertura al traffico veicolare prevista per inizio dicembre 2019. La rassicurazione che ci era stata data in tal senso a oggi suona come una presa in giro inconfutabile, data l’interruzione completa dei lavori da due settimane (che, considerate le vacanze pasquali, verosimilmente si protrarrà per tutto il mese di aprile).
La verità è che il progetto esecutivo ancora non esiste e l’appellarsi a un’evoluzione in itinere lascia il tempo che trova in quanto non avere una linea guida dopo 7 mesi, stanti gli studi tecnici approfonditi da anni come affermato da Gentile stesso lo scorso gennaio e i sensori posizionati da settembre, è inammissibile.
PERCHÉ LA PREVISIONE DI SPESA È DI 1 MILIONE AL MESE SE POI CI SONO QUESTI TEMPI MORTI?
Si potrebbe arrivare a pensare che la dilatazione dei lavori sia una giustificazione alla cifra esorbitante di 21.600.000 euro per 2 anni di lavori. Si tratta di denaro pubblico e non vogliamo che ci si prenda ulteriormente gioco delle persone danneggiate (loro sì che avrebbero diritto a delle compensazioni economiche ai danni subiti).
NAVETTE: PIU’ FERMATE, MA MENO CORSE
A partire da oggi saranno attive le navette che percorreranno un tragitto su più fermate sia a Calusco che a Paderno. Il Comitato intende segnalare che non solo sono stati cancellati dei treni (come già fatto presente nei mesi scorsi e al contrario del fantomatico aumento sbandierato dall’assessore Terzi il 29) ma che le attuali navette non predispongono il servizio per i lavoratori che usufruivano dei primissimi treni del mattino. Il problema del ponte non ha tolto la necessità dei pendolari di usufruire dei mezzi, scuola e lavoro non si sono sospesi di pari passo con l’agibilità del ponte, pertanto treni e navette nelle prime ore della mattina sono cruciali, è impensabile tagliare il servizio e costringere la gente ad alzarsi di nuovo due ore prima per farsi il giro turistico da Brivio.
Sembrano ovvietà, eppure ogni volta queste osservazioni devono partire da noi, perché a quanto pare il disinteresse è generale, ma ricordiamo che non si è risolto proprio nulla fino ad ora e queste lungaggini o prese in giro non passano inosservate e non sono sintomo di rispetto per i cittadini della zona.
Faremo nuovamente pressione finché non otterremo incontri istituzionali o il tanto agognato tavolo tecnico per affrontare con serietà queste ed altre questioni.
La verità è che il progetto esecutivo ancora non esiste e l’appellarsi a un’evoluzione in itinere lascia il tempo che trova in quanto non avere una linea guida dopo 7 mesi, stanti gli studi tecnici approfonditi da anni come affermato da Gentile stesso lo scorso gennaio e i sensori posizionati da settembre, è inammissibile.
PERCHÉ LA PREVISIONE DI SPESA È DI 1 MILIONE AL MESE SE POI CI SONO QUESTI TEMPI MORTI?
Si potrebbe arrivare a pensare che la dilatazione dei lavori sia una giustificazione alla cifra esorbitante di 21.600.000 euro per 2 anni di lavori. Si tratta di denaro pubblico e non vogliamo che ci si prenda ulteriormente gioco delle persone danneggiate (loro sì che avrebbero diritto a delle compensazioni economiche ai danni subiti).
NAVETTE: PIU’ FERMATE, MA MENO CORSE
A partire da oggi saranno attive le navette che percorreranno un tragitto su più fermate sia a Calusco che a Paderno. Il Comitato intende segnalare che non solo sono stati cancellati dei treni (come già fatto presente nei mesi scorsi e al contrario del fantomatico aumento sbandierato dall’assessore Terzi il 29) ma che le attuali navette non predispongono il servizio per i lavoratori che usufruivano dei primissimi treni del mattino. Il problema del ponte non ha tolto la necessità dei pendolari di usufruire dei mezzi, scuola e lavoro non si sono sospesi di pari passo con l’agibilità del ponte, pertanto treni e navette nelle prime ore della mattina sono cruciali, è impensabile tagliare il servizio e costringere la gente ad alzarsi di nuovo due ore prima per farsi il giro turistico da Brivio.
Sembrano ovvietà, eppure ogni volta queste osservazioni devono partire da noi, perché a quanto pare il disinteresse è generale, ma ricordiamo che non si è risolto proprio nulla fino ad ora e queste lungaggini o prese in giro non passano inosservate e non sono sintomo di rispetto per i cittadini della zona.
Faremo nuovamente pressione finché non otterremo incontri istituzionali o il tanto agognato tavolo tecnico per affrontare con serietà queste ed altre questioni.
Comitato Ponte San Michele