Mandic: il passaggio dal reparto alla Tac mobile è sotto una tettoia mal ''riparata''

110 euro è il costo di 10 mq circa di lastra alveolare meglio nota come plexiglass dello spessore di 6 mm. A tanto ammonta la spesa necessaria per proteggere il camminamento che dalla porta della radiologia che si affaccia sul parcheggio, conduce al camion della TAC mobile.

Troppo evidentemente o troppo superficiale l'attenzione posta per questo che non si può definire in altro modo se non un disagio o una soluzione di ripiego.
Per un mese almeno, infatti, a seguito della rottura della strumentazione che da anni ormai versava in condizioni di ammaloramento, tanto da essere spesso rotta, costringendo i pazienti ai trasferimenti a Lecco, il Mandic dovrà servirsi del mezzo mobile parcheggiato all'esterno del pronto soccorso.

Peccato che per raggiungerlo ci siano una decina di metri da percorrere sotto una tettoia, riparata solo sul lato nord da una lastra di plexiglass trasparente, completamente scoperta a sud.
Una condizione che, al di là di un minimo di riservatezza per i pazienti, porta anche gli stessi ad essere esposti alle intemperie, sia di giorno che di notte (quando ci sono emergenze che necessitano appunto di una Tac). In una giornata come quella di oggi con pioggia, vento e per una decina di minuti anche grandine fitta, pazienti deambulanti e anche in barella sono stati tradotti servendosi dell'unico passaggio "esposto".

Con loro anche medici, infermieri e oss costretti a uscire in maniche corte, con le ciabatte in dotazione, all'esterno, raggiungendo la pedana mobile dove caricare la sedia a rotelle, il lettino o il paziente.
Un andata e un ritorno "all'aria aperta" che, a seconda del meteo, non sempre è salutare ne piacevole.
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