Il Ponte apre alla ''mobilità dolce'' ma Gentile punta al futuro: ''Nuovo viadotto nel contratto di programma Rfi-Ministero''

Due anni di lavoro e oltre 20 milioni di euro spesi per ridare ''una ulteriore fase di vita'' ad un Ponte, il San Michele tra Paderno e Calusco, che presto o tardi dovrà comunque essere sostituita da un nuovo collegamento, perché è ''impensabile che possa supplire per altri 100 anni''.

L'Amministratore delegato di RFI, l'ingegnere Maurizio Gentile, commissario straordinario per il ripristino dell'asse tra Paderno e Calusco, è tornato a ribadire (come già aveva fatto a gennaio in occasione della sua prima visita) che servirà un rimpiazzo per l'opera ultracentenaria. Lo ha fatto quest'oggi, venerdì 29 marzo, in uno dei giorni più attesi per chi osserva la lunga fase della sua riqualificazione, quella che ha sancito il ritorno alla possibilità di transito da una sponda all'altra dell'Adda a piedi o in bicicletta.

L'ing. Maurizio Gentile

Decine le persone che si sono radunate in prossimità dell'ingresso sul Ponte, lato padernese, intorno alle 11.30. Tanta gente ''comune'', parecchi ciclisti pronti a portarsi al di là del fiume, e anche tanti esponenti della politica locale e non.

Il taglio del nastro

E l'ing. Gentile ha detto chiaro e tondo che il San Michele rimarrà presto ''soltanto'' un monumento storico in tre occasioni: poco prima di tagliare personalmente il nastro tricolore per l'inaugurazione ufficiale che si è tenuta esattamente a metà della struttura, là dove finisce la provincia di Lecco e inizia quella di Bergamo, poco dopo aver tagliato il nastro rivolgendosi ai parlamentari e consiglieri regionali che si sono intrattenuti con lui negli attimi successivi al momento ''solenne'', e una volta raggiunta la sala consiliare di Paderno in Cascina Maria.

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Qui il commissario straordinario, rispondendo tra l'altro sia al sindaco di Calusco Michele Pellegrini che alla referente del Comitato Ponte San Michele che gli avevano chiesto, in due differenti momenti, se non fosse possibile accelerare i tempi per la riapertura alle automobili, ha paragonato la macchina lavorativa che si era messa in moto a novembre (quando erano incominciate a spuntare le prime impalcature) ad un centometrista.

Da sinistra: il sindaco di Paderno Renzo Rotta, l'assessore regionale Claudia Terzi, il presidente della provincia
di Bergamo Gianfranco Gafforelli, il consigliere provinciale Bruno Crippa e il sindaco di Calusco Michele Pellegrini

''Non lo possiamo garantire in anticipo, proprio come un atleta che deve affrontare le Olimpiadi non può garantire che le vincerà'' ha commentato l'ing. Gentile. ''Si vedrà strada facendo, poiché stiamo parlando di un cantiere in cui ogni giorno possono presentarsi dinamiche non previste. Confermo che proveremo ad anticipare il più possibile la fase della riapertura stradale e ferroviaria. Ma, come dissi già l'altra volta, questo ponte non è eterno e quello che stiamo facendo servirà a ridare un'ulteriore fase di vita a questo manufatto''. Subito dopo il commissario straordinario ha parlato di quattro ipotesi che RFI, da gennaio, sta vagliando per poter convincere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad inserire la variante al Ponte San Michele in un contratto di programma.

''Stiamo valutando delle opzioni che per correttezza non possono essere svelate ora, dal momento che prima devono essere sottoposte agli enti locali, dai Comuni alla Regione, per recepire eventuali accorgimenti secondo quelle che sono le loro conoscenze a livello territoriale. Alcune soluzioni sono più ridotte, altre di più ampio respiro. Quello che è importante, secondo me, è che si arrivi ad un nuovo progetto sull'Adda tra Calusco e Paderno che venga inserito in un contratto di programma tra RFI e il Ministero dei Trasporti. A mio giudizio questo sarebbe un buon punto di partenza, che porterà al finanziamento e alla realizzazione dell'opera. Non avverrà nell'immediato, ovviamente, ma intanto il Governo ha già dimostrato di avere tutta la volontà di accelerare su quei progetti che intervengono sulle soluzioni relative al trasporto pubblico locale. Perciò penso ci siano le migliori premesse possibili''.

Il ''pubblico'' alla riunione di Cascina Maria

Delle quattro soluzioni di cui Gentile ha parlato ufficialmente davanti alla platea che si è riunita in Cascina Maria dopo il taglio del nastro, l'opzione più quotata - che il commissario stesso ha descritto ad alcuni parlamentari mentre si trovavano sul San Michele per la cerimonia ufficiale della riapertura - sarebbe quella di un ponte ferroviario a doppio binario che potrebbe essere costruito in corrispondenza del passaggio previsto dalla Pedemontana tra Cornate e Medolago (di qui si era parlato anche recentemente e che sembra la Regione voglia scorporare al progetto dell'autostrada).

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Di seguito il discorso letto dal sindaco di Paderno Renzo Rotta per la riapertura parziale del San Michele:
Benvenuti a tutti. Ringrazio della loro presenza tutte le autorità: l’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana nonché Commissario per il restauro e la manutenzione del ponte San Michele e proprietario della monumentale struttura. Ringrazio l’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia, i rappresentanti delle Prefetture di Lecco e di Bergamo, i presidenti delle provincie, i colleghi Sindaci, le forze dell’ordine, gli onorevoli parlamentari della Repubblica e tutti i cittadini.
Una presenza significativa delle istituzioni. Di chi ha contribuito affinché non solo fossero finanziati od iniziati i lavori ma perché tutti, ognuno per la sua parte ha consentito questa riapertura se pur ridottissima ma importante come messaggio positivo in previsione di riaperture più importanti.
E desidero esprimere soddisfazione per questa prima se pur limitata riapertura.
E’ dimostrato che il costante interagire tra Enti e Società ha davvero funzionato. Indispensabile quale prioritario obiettivo era accelerare il rilascio delle autorizzazione da parte degli organi competenti.
Rivendico il ruolo delle istituzioni per quanto è stato fatto nel contribuire ad accelerare il percorso autorizzativo tra vincoli, norme e procedure.
A partire dal tavolo tecnico regionale, alla disponibilità di tutti: la stessa Regione con il coinvolgimento di diverse strutture, il Parco, due Soprintendenza, le Provincie ed i Comuni.
E poi cercando di mitigare i disagi con gli autobus sostitutivi per il trasporto degli studenti direttamente da Paderno verso Bergamo e Ponte San Pietro e ritorno con tre bus per studenti grazie ai contatti con  Trenord e Regione Lombardia
Il rimborso della seconda rata della Tassa Raccolta Rifiuti 2018 a piccole e medie imprese, anche questo in accordo con Regione Lombardia. Il contributo di CONFCOMMERCIO di Lecco ai loro associati con attività commerciali in Paderno, Robbiate e Verderio, penalizzate economicamente dalla chiusura del ponte. Il contributo della Provincia di Lecco al comune di Paderno d’Adda per la sistemazione delle pensiline di attesa passeggeri in zona stazione FS e per migliorare la segnaletica stradale. E ora la segnaletica a terra per chi vorrà utilizzare la bicicletta per recarsi in stazione FS di Paderno.
Tutte gocce in un mare di necessità ma che dimostra l’indiscutibile attenzione delle istituzioni rispetto alle problematiche sorte con la chiusura dell’importante collegamento stradale e ferroviario tra la sponda lecchese e bergamasca dell’Adda. Non siamo certo riusciti a soddisfare tutte le esigenze e rimborsare danni economici o supportare difficoltà morali, ma sono stati importanti segnali. Segnali di solidarietà, di attenzione  e di condivisione delle problematiche.
Siamo ad aprire un piccolo passaggio con tempistiche rispettate per quanto riguarda questa riapertura ciclopedonale come indicato dall’Amministratore Delegato di RFI nell’incontro del 14 gennaio scorso.
 E qualcuno si sta rimettendo in gioco e ringrazio per l’amore dimostrato dal proprietario dell’edificio, qui alla mia destra, in ristrutturazione. Proprietario che è venuto da me assicurandomi che avrebbe messo a dimora, per oggi, piante per meglio concorrere sotto il profilo ambientale a migliorare l’aspetto di questa porzione del nostro territorio, anche se il suo cantiere è ancora aperto.
Un imprenditore che guarda con positività verso il futuro, consapevole anche della prospettiva UNESCO, con un ponte che sarà più bello e spettacolare e che dopo i lavori di sistemazione e verniciatura renderà la zona ancora più attrattiva con le bellezze circostanti, naturali e opere dell’uomo. Bellezze di proprietà di società private ma, come ho avuto modo di affermare in altre occasioni, bellezze che ritengo proprietà anche della Comunità che rappresento.
E se c’è ripresa economica con opportunità di lavoro ma anche di godimento delle bellezze per lo svago, per il turismo ed il tempo libero, vuol dire benessere per l’intera Comunità.
L’auspicio è quindi una ripresa della quotidianità in tutti i sensi e, come detto, con un ponte attrattivo unico nel suo genere per turisti e visitatori e con servizi all’altezza delle esigenze. Un ponte che sarà maggiormente apprezzato da chi tutti i giorni vi transita e non rimpianto solo quando è chiuso.
E qui l’attività e l’impegno è sotto gli occhi di tutti con ponteggi arditi quanto spettacolari, maestranze che stanno lavorando giorno e notte, giorni feriali e festivi.
A loro pertanto agli operai, ai tecnici progettisti e di cantiere che con il loro lavoro ed impegno hanno e stanno lavorando per consentire il ripristino del collegamento tra i nostri territori e ristabilire condizioni di normalità per tutti: residenti, pendolari, lavoratori in genere, attività commerciali, ed artigianali e riprendere il quotidiano normale transito.


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A.S.
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