''Uniti per Lomagna'' con il trittico Sala, Castelli e Vigorelli incontra la popolazione

Grande partecipazione di pubblico giovedì 28 marzo alla prima assemblea della lista "Uniti per Lomagna", fresca di logo dallo scorso sabato [clicca QUI]. I posti a sedere dell'auditorium di via Roma non sono bastati per tutti e alcune persone sono dovute rimanere in piedi. Di fronte a loro il trio composto dal candidato sindaco Mauro Sala, da Fabio Vigorelli e da Gianfranco Castelli. Durante la serata è stata confermata la natura della compagine: civica con appoggio esterno di Forza Italia e Lega, come abbiamo anticipato nella giornata di ieri [clicca QUI]. Molti i punti sul cosa fare, destinando a un secondo momento di confronto il come in un'ottica più concreta.

Fabio Vigorelli, Mauro Sala, Gianfranco Castelli


Prima però le critiche alla Giunta Fumagalli. Per Mauro Sala la parabola discendente dell'attuale amministrazione è indiscutibile: «All'inizio della loro esperienza c'era stata una certa vigoria. Adesso stanno tirando a campare, come una macchina in folle». Ha quindi promesso un cambio di tendenza in caso vincesse alle urne, anche nei rapporti di forza tra Comuni. «Prima Lomagna diceva la sua, mentre ora Osnago ci sovrasta. Questa storia deve finire». Toni forti anche da Vigorelli, che bolla l'amministrazione di Fumagalli a livelli di degrado. E poi la polemica: «Dieci anni fa "Impegno Civico" si era presentata con le 3 C: coinvolgere, condividere, confrontarsi. Spero tolgano queste 3 C dal prossimo volantino, altrimenti significherebbe prendere in giro i cittadini per altri cinque anni». Non meno clementi i giudizi di Castelli, secondo il quale l'amministrazione è andata calando verso il nulla. «Bisogna ora mettere al centro della vita amministrativa i problemi di Lomagna che, se non affrontati, ci mettono di fronte a situazioni da cui sarà difficile uscire». È stato l'ex manager dell'Ansaldo a elencare quelli che saranno alcuni punti del programma. Sul versante urbanistico: consumo zero e creare strumenti di incentivo per il recupero dell'esistente, revisione in maniera critica del piano sulla viabilità. «Sarò impopolare - ha premesso Castelli - io una mezza idea di lasciare il Villaggio dei Pini a Usmate ce l'avrei. Non porta alcun beneficio a Lomagna e forse anche dal punto di vista dei residente sarebbe meglio così» ha azzardato l'ex sindaco. "Uniti per Lomagna" ha poi assicurato che sotto una sua amministrazione non verrebbe mai costruita una rotonda alla Cappelletta della Fornace. Altri temi a cuore del gruppo la cura del verde e la sicurezza, per cui Castelli ha lamentato le scarse risorse per dotare di una pianto organica più efficiente della Polizia locale. A più riprese, il trio è intervenuto sul tema della fusione, ponendosi nettamente contrario. In progetto ci sarebbe una totale revisione delle gestioni associate, che rivoluzionerebbe la vita degli uffici di Osnago e Lomagna per renderli indipendenti gli uni dagli altri. Nel programma non saranno trascurati sport e cultura. Castelli ha infine ribadito la sua non disponibilità a candidarsi a sindaco per mantenere fede alla parola data. «Io sono stato per tre volte sindaco e penso sia giusto che lo faccia qualcun altro. Io ho aderito all'iniziativa e le devo lealtà. Credo che in questo momento di bisogno per Lomagna uno debba rivoltarsi le maniche e penso che io in una posizione diversa possa dare un contributo per il paese».

Lo spazio è stato aperto alle domande dei cittadini che hanno sollevato quattro principali questioni: la viabilità e il traffico, la situazione del centro sportivo, i chiarimenti sulla posizione del gruppo in merito al potenziale arrivo di Fiocchi Munizioni a Lomagna, la centrale a biomassa. Su tutti questi aspetti è prevalsa la cautela. Nessuna promessa di ribaltare la condizione odierna, nella consapevolezza dei limiti che gli Enti locali nella responsabilità decisionale su determinati settori. Per l'ingresso della Fiocchi Castelli ha dichiarato che si agirebbe negli interessi del Comune, valutando pro e contro. Sul centro sportivo è intervenuto Mauro Sala. Intanto eliminerebbe il "muro di Berlino", la rete metallica che separa i campi sportivi dal parco giochi. Per il nuovo bando si dovrebbero però attendere gli sviluppi dell'iter giuridico. Il candidato sindaco ha criticato però il modello della convenzione con l'attuale gestore Il Giunco. Sala, parlando invece della centrale a biomassa, non ha escluso un ritorno al metano, mentre per Castelli ci sono le condizioni tecniche oggigiorno per garantire degli standard qualitativi ad alto livello. Per Vigorelli l'amministrazione dovrebbe controllare a campione il cippato. Più in generale è stata promessa una comunicazione diretta con i cittadini, con il ritorno del giornalino comunale, mentre sugli interventi pubblici non ci sono grandi opere in arrivo quanto una puntuale serie di manutenzioni.
M.P.
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