Navette stazioni-Ponte in ritardo. Per Terzi è colpa delle norme sugli affidamenti, ma il Ministero smentisce e il Pd va all'attacco

Come anticipato alcuni giorni fa, il servizio navette di collegamento tra stazioni (quelle di Calusco e Paderno) e i rispettivi accessi al Ponte San Michele sarà attivo soltanto dalla metà di aprile - e ancora non è nemmeno chiaro di preciso quando - nonostante manchino poche ore alla riapertura al traffico ciclopedonale sul viadotto. Ciò significa che per almeno due settimane dal taglio del nastro per il termine della prima tranche di lavori che hanno riguardato il ripristino dell'asfaltatura sull'asse stradale, previsto alle 11.30 di venerdì 29 marzo, non si potrà che raggiungere il Ponte con i mezzi che si hanno a disposizione. La Regione è tuttavia al lavoro, insieme alle agenzie del trasporto pubblico locale (mentre a gestire i collegamenti su ruota tra le due stazioni continuerà ad occuparsene Trenord), per istituire il servizio.

Il consigliere Straniero e l'assessore Terzi

Il ritardo è stato giustificato nelle scorse ore da un comunicato in cui l'assessore alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi che, in buona sostanza, ha ''rigirato'' la responsabilità alle ''leggi nazionali sugli affidamenti che, come noto, non brillano per semplicità e praticità''. Non si è fatta attendere la risposta delle opposizioni che siedono nel consiglio regionale, e in particolare il commento del consigliere del PD Raffaele Straniero, il quale sostiene che il Ministero, contrariamente da quanto affermato dall'assessore Terzi, abbia fatto sapere che la Regione è in ritardo nel fornire la documentazione, chiedendo dunque che si faccia chiarezza e non si perda tempo con rimpalli di responsabilità.

Di seguito i due comunicati:
PONTE SAN MICHELE, TERZI: REGIONE SI È ATTIVATA ANTICIPANDO LA BUROCRAZIA MINISTERIALE


''Come Regione non abbiamo aspettato le tempistiche ministeriali per organizzare i servizi sostitutivi, attivi già nell'immediatezza dell'improvvisa chiusura del ponte San Michele nel settembre 2018. Anche per quanto riguarda le navette tra il ponte e le stazioni ferroviarie, Regione ha dato disponibilità ad anticipare i fondi. Per allestire questo servizio occorre comunque rispettare le leggi nazionali sugli affidamenti che, come noto, non brillano per semplicità e praticità''. Lo ha precisato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi. ''E le Agenzie del TPL, inoltre, hanno fatto presente che occorreva del tempo per organizzare le navette secondo le modalità concordate con i sindaci. Non si tratterà infatti - ha concluso Terzi - di fare semplicemente la spola tra il ponte e le stazioni, ma di mettere a disposizione del territorio un'offerta più articolata con diverse fermate nei due paesi rivieraschi. Le navette in questione saranno comunque attivate il prima possibile, alcuni giorni dopo la riapertura del San Michele al transito ciclopedonale''.
PONTE SAN MICHELE: STRANIERO (PD), "NO AL RIMPALLO DI RESPONSABILITÀ TRA MINISTERO E REGIONE"


''Se è vero che la Regione è in ritardo nel fornire la documentazione, come dice il Ministero, spieghi il perché, ma niente rimpalli di responsabilità. La situazione è complessa e difficoltosa per molte persone, per le imprese, per i servizi, e il gioco dello scaricabarile non è serio. La navetta è una soluzione parziale ma è molto meglio di nulla e va fatta partire senza ulteriori ritardi''.


Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero in merito alla nota con cui il Ministero delle Infrastrutture imputa alla Regione un ritardo nella consegna della documentazione utile a istituire la doppia navetta sostitutiva del trasporto ferroviario tra i due lati del ponte San Michele.
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