Mandic: il ricordo di Bonaldi in un aneddoto di Sandro Cesana
Classe 1936, nativo di Sesto San Giovanni il dr. Umberto Bonaldi era entrato all'ospedale di circolo di Merate nel 1966 lasciandolo definitivamente nel 1997. Per un primo periodo era stato medico frequentatore ad orario premio con assimilazione di posizione giuridica all'assistente volontario senza retribuzione alcuna. Dal maggio 1966 al maggio 1967 era stato assistente medico chirurgo interino per diventare di ruolo come medico chirurgo al reparto di chirurgia generale fino al 1973. Per due anni era stato aiuto della divisione e poi da maggio 1981 ad aprile 1986 aiuto corresponsabile. Nel 1985 aveva assunto le mansioni di primario e il primo ottobre 1990 era arrivata l'ufficialità con la sua nomina a primario. Tanti i colleghi e gli amici che domani parteciperanno alle 10.30 ai funerali che si terranno nella chiesa di Porto d'Adda suo paese di residenza. Scomparso a seguito di un male che non gli ha lasciato scampo, era stato recentemente ricoverato proprio al Mandic.
Il dr. Bonaldi il giorno dell'intolazione dell'aula magna del Viganò alla moglie dott.ssa Aiello, già preside dell'istituto
Tra coloro che ne hanno tratteggiato il temperamento e che lo hanno conosciuto da vicino c'è Sandro Cesana, allora presidente dell'ospedale di circolo. "Era una persona forte e capace, che ha fatto tanto e bene. Veniva dalla scuola dei chirurghi meratesi, con il prof. Sartori. Aveva una grande professionalità e umiltà e pur essendo primario attingeva nozioni e consigli da tutti. Con Manenti, che lo aveva preceduto a capo del reparto, i rapporti erano spesso tesi. Ma il giorno in cui Manenti dovette sottoporsi a una operazione, gli chiesi chi avrebbe fatto l'intervento. Senza incertezze mi rispose: dal collega Bonaldi naturalmente. Questo a testimoniare la grande stima e capacità che gli erano riconosciute da tutti".
Articoli correlati
S.V.