Ponte: nulla da fare per gli incentivi sulle biciclette elettriche. Al via il ''countdown''

Il countdown verso la riapertura del Ponte San Michele è incominciato. Mancano sedici giorni alla data di sabato 29 marzo, quella pattuita tra RFI e i Comuni di Paderno e Calusco per rendere nuovamente accessibile l'asse stradale della struttura ultracentenaria a pedoni e ciclisti.  Ma a due settimane dall'atteso evento, tuttavia, sono ancora diverse le questioni rimaste in sospeso, da chiarire, o comunque abbastanza da far pensare a qualcuno che ancora ci sia ben poco da festeggiare.
Nonostante tutto, per i pendolari e i lavoratori (che più di ogni altro hanno sofferto le conseguenze della chiusura del San Michele) cambierà poco o nulla. I primi dovranno comunque avvalersi del servizio navetta per passare da una stazione all'altra, tra Paderno e Calusco. E se anche RFI e Trenord, stando a quanto riferito dal sindaco padernese Renzo Rotta, stanno pensando di rivedere l'itinerario dei bus, con giri circolari dalle stazioni ai due imbocchi del ponte, il tragitto di studenti e lavoratori ''di città'' dovrà pur sempre essere allungato.

Per non parlare di chi vive da una parte del fiume Adda ma lavora dall'altra, e dovrà comunque fare il giro da  Brivio sempre che non voglia fare chilometri in bicicletta. Certo, la riapertura a pedoni e ciclisti dell'asse stradale è qualcosa, ma con ogni probabilità non verrà ''sostenuta'' da iniziative alternative, nonostante le idee non fossero mancate. La proposta giunta dal Comitato Ponte San Michele di incentivare l'acquisto di biciclette elettriche, però, sembra non sia stata recepita e né tantomeno supportata dagli enti che avrebbero dovuto almeno vagliarla, Regione e RFI su tutti. ''La nostra proposta prevedeva che la Regione emettesse un bando di gara per acquistare un certo numero di bici elettriche che poi sarebbero andate, ad un prezzo sostenibile, a quei cittadini più disagiati dalla chiusura del ponte'' ha spiegato Marco Ardenghi, fondatore del comitato e imprenditore caluschese. ''Forse abbiamo veicolato male noi il messaggio, ma di fatto non è stato preso in considerazione da chi di dovere''. L'intenzione del Comitato era di finanziare il progetto con il contributo che lo Stato ha concesso la Regione, pari a 1,5 milione di euro, per iniziative che riguardassero appunto la mobilità alternativa attorno al San Michele. Sembra però che in Regione quei soldi non si siano ancora visti, oltre non esserci di fatto ad oggi un'idea dell'opera che andranno a finanziare.

Il sindaco di Paderno, che nel vertice dello scorso 26 febbraio, era riuscito insieme agli altri colleghi del territorio ad ottenere di essere coinvolto nella decisione finale per destinare quel milione e mezzo, ha fatto sapere di non essere a conoscenza di quando arriverà il contributo e come verrà utilizzato. A due settimane dalla riapertura, poi, mancano ancora dei luoghi sicuri dove i pendolari che faranno la spola tutti i giorni tra una stazione e l'altra potranno lasciare le loro biciclette senza dover temere di non trovarle più al ritorno. ''Ho chiesto alla Polizia locale, per quanto sarà possibile, di presidiare con attenzione i depositi delle biciclette, già monitorate da impianti di videosorveglianza'' ha commentato il sindaco Rotta. Di aree custodite, per quanto le due stazioni potrebbero averne, non sembra che RFI o Trenord ne abbiano già messe a disposizione o comunicato l'intenzione di volerlo fare. In tutto ciò, i lavori sembrano procedere spediti con gli operai al lavoro giorno, notte e festivi.
Di occasioni pubbliche in cui cittadini eventualmente interessati all'andamento delle operazioni di ripristino del San Michele potessero reperire tutte le informazioni del caso, infine, ce ne sono state ben poche e, se si escludono le visite del Ministro Toninelli e del commissario straordinario Gentile, gli unici incontri li ha organizzati il Comitato San Michele. Di vertici in programma che coinvolgano quantomeno le amministrazioni locali, inoltre, non ce ne sono.
Sabato 29 marzo, nella tarda mattinata (l'ora è ancora in definizione), ci sarà però di sicuro il taglio del nastro del Ponte aperto a bici e pedoni durante il quale è previsto l'intervento di alcuni tecnici di RFI che forse spiegheranno a che punto sono i lavori. E allora, presumibilmente, il territorio saprà quando si potrà festeggiare veramente qualcosa.

Foto gentilmente concesse da Marco Scivales
A.S.
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