Lomagna: per le elezioni il centro-sinistra si trova in 40. La Lega vuole Castelli sindaco

A Lomagna proseguono i movimenti in vista della campagna elettorale per le amministrative di maggio. La maggioranza che siede in Consiglio comunale ha appena subìto una defezione con le dimissioni di Lorenzo Adorni [clicca QUI] in seguito a un diverbio con la capogruppo - nonché candidato sindaco - Cristina Citterio. Verrà rispettata la scelta del consigliere, comunicano dalla maggioranza, e al suo posto dovrebbe giungere Giuseppe Valentino, che proprio negli ultimi giorni stava scalpitando su una pagina social evidenziando le criticità di questa amministrazione [clicca QUI]. Un mezzo terremoto che non si dovrebbe ripercuotere però sulla formazione della lista. Già nell'incontro allargato del gruppo di martedì scorso la partecipazione è stata "di massa". Inviti spediti pare a un'ottantina di persone, hanno risposto all'appello all'incirca in quaranta. Ben al di sopra delle magre ipotesi in termini numerici a cui facevano intendere dall'interno, forse per tenere un profilo basso, bassissimo. Condotti dalla candidata sindaca Citterio, gli incontri si svolgeranno di norma il martedì e dal prossimo verranno stabiliti dei gruppi tematici di lavoro.


Gianfranco Castelli
Più incerto l'assetto dell'altra lista. L'operazione di Mauro Sala di circondarsi degli ex sindaci Gianfranco Castelli e Fabio Vigorelli aveva creato un equilibrio all'interno della compagine che si sta venendo a costituire. Se non fosse stato poi per l'intervento a gamba tesa, alla luce del sole - e cioè a mezzo stampa - del segretario della Lega Nord di Lomagna Massimiliano Galbiati. Il quale, oltre a portare voti, vorrebbe contare di più sullo scacchiere politico. Una pretesa non declinata espressamente, ma che era già intravedibile leggendo fra le righe del suo comunicato [clicca QUI]. Almeno due incontri sarebbero stati svolti nel tentativo di trovare un'intesa, che al momento ancora non è certa. Al primo Mauro Sala ha delegato Castelli, ufficialmente per impegni già presi. All'altro, svoltosi settimana scorsa, avrebbe partecipato la terna al completo. Tutto sarebbe ancora in discussione. Ad esempio, i nomi in quota Lega (non necessariamente residenti a Lomagna) da inserire in lista, il simbolo del partito da apporre in vista. Ma soprattutto la stessa candidatura a sindaco di Sala. Da fonti ben informate parrebbe che a Lomagna la Lega non veda di buon grado l'ipotesi data fino ad ora quasi per scontata. Starebbe invece premendo per incoronare ad aspirante sindaco nuovamente Gianfranco Castelli. Una mossa che modificherebbe visibilità e rapporti di forza in un primo momento pattuiti. Nella serata di oggi, lunedì 4 marzo, ci sarà una riunione del gruppo per affrontare le richieste messe sul tavolo dai leghisti e decidere se accettarle o respingerle, in parte o del tutto. Difficile che si compirà una spaccatura tra la cerchia di Sala da un lato e il gruppo di Galbiati dall'altro. Sarebbe infatti sconveniente a entrambe le parti se la Lega - eventualmente avendone le risorse - dovesse arrivare a presentarsi alle elezioni separatamente. Un assist al centro-sinistra che nessuno di loro vorrebbe assumersi la responsabilità di servire.
Marco Pessina
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.