Mandic: 11 ore d’attesa al pronto soccorso poi sfinito va via, Sig. Panzeri, sbagliato pubblicare la mail? E i garanti del Dg?

Il Pronto Soccorso del Mandic
Ieri mattina poco prima delle 8 a Brivio sono stato violentemente tamponato da un'altra autovettura la cui conducente non si era evidentemente accorta che le auto che la precedevano si erano fermate per consentire l'attraversamento sulle strisce di un pedone.
Portata l'auto dal carrozziere e liberata la strada, poco dopo le 9.30 sono stato accompagnato al Pronto Soccorso di Merate da mia figlia, nel frattempo giunta sul luogo dell'incidente, perché accusavo forti dolori alla schiena ed al collo e avevo giramenti di testa.
Sono stato accettato con codice verde alle ore 10.06 e fatto accomodare nella sala di aspetto, previa misurazione della pressione da parte di una infermiera, che mi ha riferito: "Ha valori alti, dovrò misurarla ancora tra un oretta".
Dopo circa 7 ore di inutile attesa sulla seggiola di plastica della sala di aspetto ho chiesto informazioni allo sportello, per conoscere il mio destino, e l'infermiera gentilmente mi ha risposto: "Questo non è un carcere, se ne può andare quando vuole".
Dopo ulteriori 4 ore, senza che nessun medico si facesse vivo per valutare il mio stato di salute, impossibilitato per i dolori a stare seduto sulla seggiola di plastica, ho chiesto nuove informazioni allo sportello, e la risposta è stata: "Non siamo pagati per dare informazioni".
Alle ore 21 ho deciso di lasciare il Ps senza essere mai stato visitato da un medico. Nella sala è rimasta ad aspettare una ragazza, accompagnata dalla madre perché aveva avuto un malore in auto, che era entrata al Ps alle 9 del mattino.

Questo è quanto successo nella giornata di ieri, credo che ogni commento ulteriore sia superfluo.

Lettera firmata

 

D.C.


Lettera aperta al consigliere Massimo Panzeri


Ora ci dica Consigliere: abbiamo sbagliato a pubblicare questa lettera (verificata)? Abbiamo contribuito a gettare discredito sull’ospedale cittadino? Avremmo dovuto occultarla? Avremmo dovuto far finta di non averla ricevuta cosicché ci saremmo allineati sulla Sua posizione che a far danno al Mandic sono i media e non le inefficienze del presidio?

Noi, al contrario di Lei, siamo certi che solo segnalando queste situazioni sia possibile porvi rimedio. Ignorandole faremmo la piaga cancrenosa, come recita il proverbio.
 
Ma detto tutto questo, e posto che il personale non ha responsabilità stante l’organico ridotto sotto i livelli minimi chiediamo a Andrea Massironi e Filippo Galbiati, “garanti” delle rassicurazioni del direttore generale dell’Azienda socio-sanitaria territoriale, Paolo Favini: siete proprio sicuri, come avete affermato per iscritto che tutto sia sotto controllo? Che la situazione sia da Voi costantemente monitorata? Che grossi problemi disfunzionali non ce ne siano?
Siete proprio sicuri?
Volete rispondere Voi al lettore a anche alla sconosciuta ragazza rimasta 12 ore in attesa?


Claudio Brambilla
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