Merate: l’Agnesi incontra AttivaMente con 'Questo mostro amore', analisi sui rapporti

La prof dell'Agnesi Patrizia Bui

Le violenze di genere hanno sempre fatto parte delle nostre società, ma mai come oggi la loro presenza è amplificata dai mezzi tecnologici di cui ci avvaliamo per comunicare ed informarci. Ne sanno qualcosa gli adolescenti, coloro che meglio di ogni altra generazione conoscono e utilizzano quegli strumenti.

Jacopo Boschini di ''AttivaMente''

Proprio per questo - e anche per la loro giovane età - sono anche i più esposti e vulnerabili a fenomeni di maltrattamenti e violenze. Il progetto ''Questo mostro amore'' della coop comasca ''AttivaMente'' punta proprio a prevenire l'instaurarsi di relazioni abusanti partendo dalla convinzione che, così facendo, ''i risvolti in termini di riduzione degli episodi di violenza in età adulta siano positivi'' (come si legge dal sito dell'associazione).

Lunedì mattina, 4 febbraio, l'esperto di teatro terapia Jacopo Boschini e la psicopedagogista (nonché sessuologa) Valerie Moretti, insieme autori del progetto ''Questo mostro amore'', hanno incontrato le classi terze del Liceo Agnesi di Merate e con loro ragionato su diversi aspetti delle relazioni amorose, con ciò che può comportare il non avere presente quale sia il significato di rispetto reciproco.

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Boschini, da buon attore quale è e, soprattutto, data la lunga serie di conferenze simili che ha alle spalle, ha subito saputo catturare l'attenzione di alunni e alunne arrivando, procedendo per gradi e utilizzando un umorismo sottile ed efficace, a raccontare la storia di Gianni e Roberta.



''Il tema - ha premesso l'attore - non sarà quello della violenza dell'uomo sulla donna, ma proveremo ad interessarci di cosa scatta nella testa di una persona che subisce una violenza da un altro essere umano e del perché sia così difficile uscirne''.

Valerie Moretti, psicopedagogista e sessuologa

La testimonianza di due innamorati qualunque, Gianni e Roberta per l'appunto, con tutti i passaggi di una relazione cessata bruscamente dopo un crescendo di violenze da lui rivolte alla compagna, è servita perciò a fare riflettere i giovani liceali sui passaggi più comuni che portano a parlare di abuso.

L'intervento della dottoressa Valerie Moretti è servito, infine, a fare un quadro più ''scientifico'' dello sfociare in atti violenti di certe relazioni sentimentali. La giornata, che ha viste coinvolte le nove classi terze dell'Agnesi, si è potuta svolgere nell'auditorium ''Borsellino'' anche grazie al sostegno economico dell'associazione meratese ''Dietro la lavagna''.
A.S.
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