Merate, assemblea dei soci AVIS: lo statuto 'rivoluzionato'. Barelli annuncia il suo ritiro
Nell'assemblea dei soci AVIS del gruppo intercomunale di Merate, che si è svolta nella mattinata di domenica 3 febbraio nella sede di Piazza Don Minzoni, a tenere banco nelle prime battute sono stati gli assetti statutari a cui l'associazione ha dovuto sottoporsi visti i recenti cambiamenti che hanno riguardato la normativa del terzo settore.
Il presidente Stefano Barelli e il segretario Alessandro Ghislandi
Guglielmo Magni vice presidente AVIS Provinciale
Un passaggio definito ''rivoluzionario'' dal segretario del sodalizio Alessandro Ghislandi seppure con le modifiche non si vada ad alleggerire oppure ad agevolare i consigli direttivi ma semmai ad aumentare le pratiche di cui devono occuparsi. ''La normativa è cambiata a livello nazionale ed interessa tutte le onlus, AVIS compresa'' ha commentato il segretario meratese ''Le modifiche piuttosto rivoluzionarie sono essenzialmente due. Nel primo caso, le associazioni con determinati requisiti saranno chiamate ad eleggere un organo che controlli il bilancio il cui presidente e il presidente supplente devono essere necessariamente iscritti all'ordine dei dottori commercialisti o dei revisori contabili. Noi come AVIS Merate siamo abituati da tempo a sottoporre la verifica dei conti al nostro collegio sindacale. Lo stesso decreto legislativo, fortunatamente, prevede dei limiti entro cui questo organo di controllo va nominato, che dipendono dal numero di dipendenti, dallo stato patrimoniale e dal totale delle entrate. Noi sforiamo questi limiti solo per quanto concerne lo stato patrimoniale. Dovessimo crescere, e servirà farlo per due esercizi consecutivi, allora dovremo nominare il nuovo organo''.
Alberto Brivio e Francesco Crippa, entrambi vicepresidenti dell'AVIS di Merate
Giorgio Grassi, tesoriere AVIS Provinciale, e l'amministratore Francesco Perego
Ghislandi ha poi concluso il suo intervento in riferimento alle nuove disposizioni di legge spiegando che, d'ora in avanti, i soci consiglieri non potranno avere più di una delega ciascuno all'interno del consiglio direttivo. ''Sappiamo bene, però, che nonostante i soci donatori siano circa 2.500, chi poi si mette a disposizione dell'associazione sono molti meno''. Il presidente Stefano Barelli ha quindi dato lettura della relazione annuale redatta dal consiglio direttivo e con essa anche dei dati più rilevanti che hanno contraddistinto nel 2018 l'attività del sodalizio. I soci donatori attivi al 31 dicembre 2018 risultano essere 2560, di cui 1632 maschi e 887 femmine. I soci collaboratori, invece, sono 41. I nuovi iscritti sono stati 189 a cui si aggiungono 23 donatori già iscritti che hanno ripreso l'attività. L'AVIS meratese ha tuttavia riscontrato una flessione di 50 unità rispetto al 2017. In totale, le donazioni di sangue intero sono state 4729, di solo plasma 349, per un numero di donazioni pari a 5078. Nonostante la diminuzione dei soci, tuttavia, rispetto al 2017 le sacche raccolte sono state ben 923 in più. ''Sono aumentate le donazioni di sangue intero per un maggior impegno del Centro Trasfusionale al buon uso del sangue - si legge nella relazione del consiglio direttivo - Questo ha permesso un accorciamento dei tempi tra una donazione e l'altra. Il gruppo B è ancora purtroppo sofferente, perchè la popolazione è meno numerosa degli altri gruppi, A e 0''.La tabella delle donazioni nei vari gruppi meratesi
La tabella delle entrate nel conto economico
La tabella che indica le uscite
Ester Cattaneo