Inquinamento: il meratese resta il bacino più colpito da Pm10 ben 12 superamenti del 'valore limite'. Cala la media mensile
Il mese di gennaio 2019 è stato caratterizzato da una sequenza frequente di introduzione e revoca delle misure temporanee di primo livello nell'area metropolitana atte a contrastare lo smog da polveri sottili. Tre giorni consecutivi con la concentrazione superiore a 50 microgrammi per metro cubo e scatta lo stop a tutti i veicoli fino a euro tre; due giorni consecutivi sotto il valore limite e scatta la revoca. L'ultima oggi, 2 febbraio dopo due giorni di misurazioni attorno a 46. La situazione a consuntivo di gennaio appare meno preoccupante del passato. Il meratese resta il bacino più colpito dalle PM 10 con 12 superamenti, come nel 2018. Ma non si sono registrate punte eccessivamente elevate. Crescono gli sforamenti oltre soglia 50 a Lecco e Valmadrera mentre il quadro resta stabile nel resto della provincia. Va comunque considerato, come giustamente ci ha fatto notare un attento lettore che le stazioni attive nella rilevazione giornaliera sono presenti a Merate, Lecco Amendola, Lecco Sora, Valmadrera e Moggio mentre altrove l'Arpa, che pure pubblica giornalmente i dati, effettua ricostruzioni modellistiche. Che però, pur avendo origine diversa, appaiono indubitabilmente attendibili.
Detto ciò, passiamo al consueto, rapido esame per aree geografiche provinciali.
LECCHESE: i superamenti più numerosi sono stati registrati dalla centralina di via Amendola che è rimasta fuori servizio per quattro giorni. Dieci i valori oltre 50 con la punta massima il giorno 8 di 70 microgrammi per metro cubo. La media del mese è di 37,4 contro 31,1 dello stesso mese dell'anno precedente durante il quale i superamenti erano stati 6. Migliore la situazione in via Sora con una media mese di 27,9 e solo tre superamenti della soglia limite di 50. Lo scorso anno la media era stata di 31,7 con sei superamenti. La centralina di Valmadrera è rimasta fuori uso per i primi sei giorni dell'anno. L'8 ha fatto registrare una media giornaliera di 80, il 13 di 75 come il 27. Nel complesso i superamenti sono stati sette contro i cinque dello scorso anno e una media di 33,5. Migliore il bilancio a calolziocorte con un solo superamento e una media mensile di 26,8. A Moggio e Mandello, infine, nessun superamento con medie sempre molto contenute, rispettivamente di 10,4 e 16,1.
CASATESE-OGGIONESE: data per acquisita la premessa di cui sopra - una centralina però almeno a Casatenovo e Oggiono andrebbe installata - si registra un quadro complessivamente migliore di quello meratese. I modelli indicano per Casatenovo tre superamenti con una media contenuta (29,6) e una punta massima come media giornaliera il giorno 8 di 68. Situazione analoga a Barzanò con tre superamenti e una media mensile di 28,3 in linea con Missaglia, tre superamenti e una media di 27,9. A Oggiono si sono verificati due superamenti l'8 e il 27 gennaio con valori medi giornalieri rispettivamente di 59 e 62.
MERATESE: qui il quadro dello smog si presenta, come ogni anno, sempre più preoccupante. Come nel 2018 i superamenti sono stati 12. Cala leggermente la media mese: 50 contro l'attuale 47,4. Nel 2018 si era verificata una media giornaliera estremamente elevata il giorno 27: 107 microgrammi per metro cubo. Nel 2019 la media giornaliera più alta si è verificata il giorno 8 e il giorno 13 con 81. Il quadro complessivo che esce dall'esame del primo mese del nuovo anno non corrisponde alla situazione regionale nel suo insieme che, al contrario, evidenzia un continuo calo della presenza in atmosfera di PM 10.
Come indica il grafico nel 2005 il numero di giorni di superamento della soglia 50 era stato di 110, nel 2018 meno di 40. Sempre alto anche considerando che la normativa vigente consente fino a 35 superamenti l'anno con una media di 40 microgrammi per metro cubo nei 365 giorni. Media che si ottiene nei mesi estivi quando da giugno fino a settembre normalmente non si registrano superamenti di PM 10 ma di Ozono. Nel 2018 invece nel meratese il numero dei giorni con PM 10 oltre la soglia di 50 è risultato di 63.