Sartirana: i belati e i campanacci di 700 pecore fermano le lancette del quotidiano

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Dalla Valsassina con 700 pecore, due pastori e altrettanti cani al seguito, una roulotte e decine e decine di chilometri da macinare per cercare appezzamenti di erba.


Questa mattina in Via Don Consonni a risuonare erano i campanacci agganciati al collo degli esemplari più grossi e i belati, che in qualche caso sembravano pure dei "ruggiti", di gruppetti forse infastiditi dalla presenza di persone che non hanno potuto non fermarsi a lato strada per osservare divertite e con negli occhi lo stupore dei bambini uno spettacolo sempre più raro ai giorni nostri.

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Nell'appezzamento di terreno che si trova a ridosso del laghetto di San Rocco, infatti, sono state radunate per qualche ora centinaia di pecore e agnellini, alcuni con il manto candido e bianco e qualche esemplare pezzato e nero, e diversi caproni.

Impegnati a brucare l'erba, cercando il ciuffo più verde e rigoglioso gli animali sono rimasti rigorosamente nel perimetro del prato, ripresi altrimenti con veemenza e decisione dai due cani pastore. Qualche "chiazza" nera in mezzo al gregge ha attirato l'attenzione mentre hanno destato simpatia gli esemplari più affamati che si sono prodigati nell'aggrapparsi alle piante staccando le fronde oppure brucando ... in verticale direttamente dalla siepe di una casa confinante.

I pastori, il cui alpeggio si trova sul Grignone, da Pasturo sono poi scesi in valle, passando per Merate e poi proseguiranno verso Monza, Capriate e facendo tappa nei prati dove, da quarant'anni, sono soliti portare le bestie al pascolo. Regalando alla Brianza, frenetica e tormentata da smog e rumore, qualche ora di serenità, fermando per qualche istante gli occhi e i pensieri su un mondo perduto.

S.V.
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