Brivio: a 93 anni è mancato l'imprenditore Vanoncini, tra i fondatori di AC e Alveare

Alberto Vanoncini
La prossima Stramilano non lo vedrà ai nastri di partenza: si è spento nella giornata di ieri, lunedì 21 gennaio, il briviese Alberto Vanoncini. Aveva 93 anni ma fino a quanto le forze glielo hanno permesso, puntualmente ogni anno, da podista appassionato, bastoncini alla mano, ha preso parte alla più classica delle corse cittadine ambientate ai piedi della Madonnina, riuscendo sempre a catalizzare l'attenzione - anche a suo tempo del governatore Roberto Formigoni oltre che di radio e tv locali - grazie all'emblematico cartello "classe 1925" che metteva al collo a dimostrazione della propria tempra di ferro.
Sportivo, del resto, lo era sempre stato. "Ho camminato tantissimo anche da giovane quando a tredici anni abitavo a Milano e facevo il garzone per una latteria di via Bramante. Ero sempre per strada, lungo via Bramante e via Paolo Sarpi, la sua perpendicolare. Poi ho smesso di andare in giro quando ho messo su la mia azienda ma a 78 anni ho passato tutto ai figli e ho ripreso" ci aveva raccontato in un'intervista di qualche anno fa, svelandoci altresì il suo elisir di lunga (e attiva) vita. "Non fumo e non bevo a parte il grappino dopo il caffè e qualche bicchiere di vino a pranzo. A colazione caffè e latte, a mezzogiorno carne e pastasciutta. La sera minestra. E a mezzanotte a letto".
Imprenditore (sua la Brivaplast nata in paese e poi migrata a Ornago), il nome di Vanoncini resterà legato alla storia di Brivio in diversi ambiti. Nel 1984 con Adelmo Ferin, Eliseo Brioni, Alfredo Anghileri, Luciano Riva, Pier Antonio Mutti, Giuliano Bosi, Roberto Sosena e Alessandro Ronzoni fu infatti tra i fondatori dell'AC, recentemente fusa nella Polisportiva Oratori 2B. Due anni più tardi, con Guido Mandelli, Luciano Greppi, Luigi Boracchi, Enrico Sala, Francesco Robino, Adele Sancassani, Antonio Cardani, Romeo Sala, Bruno Conti, Santo Bonaiti, Gerolamo Aldeghi, Giuliano Bosi, Stefano Vercelloni e Ripamonti Francesco avviò invece la Cooperativa L'Alveare. Nel 1992 assunse poi, solo per citare un altro campo che lo ha visto in prima linea, la presidenza del Corpo Musicale Guilia Recli.
L'ultimo saluto gli verrà tributato mercoledì 23 gennaio alle 15 in chiesa parrocchiale.

 

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