Ospedale Del Boca/PD: ma gli esponenti meratesi di Lega e FI nulla hanno da dire?

Gino Del Boca
È incredibile. Qualcuno ha pensato bene che si possa dare un tempo anche alla salute. Per l'appunto: 12 ore al giorno dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Quindi, cari amici, di sera e di notte che non vi venga in mente di star male! Questa sarebbe l'efficienza lombarda? No, è roba da terzo mondo. Perché questa decisione sul PS del Mandic, non ha un obiettivo di efficienza ma solo di chiusura del polo ospedaliero stesso. È nell'aria da tempo, dopotutto, ma nessuno se lo aspettava così in fretta.  È chiaramente una scelta non volta a risolvere i problemi noti del PS a Merate ma volta a fare scappare ancora di più la gente dal nostro ospedale. Possibile che la risposta alle attese infinite e ad un reparto sotto-organico non sia una dose di maggiori investimenti per colmare le lacune ma sia invece la riduzione del servizio? Sempre e ovviamente a discapito dei cittadini.  Come possiamo essere diventati dei semplici “numeri di utenza” anche nella sanità? La sanità è di tutti e per tutti, senza differenze. La Lega e Forza Italia a furia di dividersi le poltroncine per le elezioni qui a Merate si sono dimenticate del nostro ospedale. Sono al governo della regione da più di 20 anni e mai una volta ho visto qualche loro esponente meratese esporsi contro le scelte dei loro capi lombardi: vergognatevi! Il servizio sanitario al cittadino viene prima del vostro poltronismo. Invito chiunque di loro a dire qualcosa all’assessore alla sanità regionale, Gallera. Avanti, vi aspetto e sarò ben contento di condividere con voi un percorso di tutela del Mandic! E non è così difficile "salvare" Merate. Basta avere un piano di intenti per l'ospedale serio e sensato. È ovvio che l'ospedale di Merate non possa più reggere i casi complessi e di medicina avanzata per i quali servono tecniche e reparti specialistici.
Ma appunto per questo, potremmo differenziare il nostro raggio di azione: l’ospedale di Merate deve “specializzarsi” nell’essere un fulmine sulla medicina d'urgenza e su tutte quelle patologie base, frequenti e comuni (che rappresentano il 90% dei casi clinici). Questo non vuol dire togliere risorse ma, anzi, utilizzare e investire su quelle esistenti per indirizzarle verso una logica ben precisa e specifica. Altrimenti, è fin tropo scontato l’essere schiacciati da Lecco e dagli interessi politici sulla sanità che non tengono conto di Merate. Invito i sindaci del territorio, gli esponenti politici, gli utenti dell’ospedale e gli operatori ospedalieri a farsi sentire e chiedere il sostegno della comunità: mobilitiamoci e facciamoci sentire!
Gino Del Boca - Segretario PD Merate
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