Retesalute: passano ricalcolo voti e tabelle Frizioni sulle modalità di elezione del Cda

L'assemblea di Retesalute che si è svolta nella prima serata di lunedì gennaio ha provveduto all'approvazione e al ricalcolo dei voti assembleari per l'anno e all'adeguamento formale delle tabelle approvate nella seduta del 17 dicembre, a seguito della fuoriuscita dalla Provincia e. dell'ingresso dei nuovi comuni. Convocata alle 18.15, alle 19.07 si concretizzava con il voto all'unanimità sui due punti.

Il notaio dr. Andrea Sala


Il capitale di dotazione dell'azienda dal 1° gennaio prima dell'ingrsso dei quattro comuni ma dopo l'uscita della provincia ammonta a 54.141,45 euro, portandosi appunto una nuova "ricchezza" dovuta alla dismissione delle quote. Dopo l'ingresso di Ello, Nibionno, Oggiono, Sirone il capitale salirà a 61.482,42 euro. Alla serata era presente il notaio Andrea Sala che ha chiarito i dubbi sollevati durante l'assise spiegando appunto come la votazione sarebbe stata funzionale al conferimento del nuovo capitale di dotazione mentre il conferimento di servizi avrebbe comunque viaggiato su altra via.

Se l'assemblea a parte qualche delucidazione meramente tecnica è proseguita "liscia" non così è stato per il punto "varie ed eventuali" dove sono state presentate le due proposte elaborate dal gruppo di lavoro circa le modalità di elezioni del Cda, del presidente e del vicepresidente. L'illustrazione è stata fatta dal sindaco di Lomagna Stefano Fumagalli che con Andrea Massironi, Fabio Crippa, Davide Maggioni e Adele Gatti si è trovato un paio di volte durante il periodo natalizio per formulare appunto alcune ipotesi. La proposta 1 vedrebbe la creazione di liste territoriali, con gli enti aderenti suddivisi in tre aree elettorali: meratese (13 comuni), casatese (9 comuni), oggionese (4 comuni).

Ogni area territoriale avrà diritto a presentare una lista di candidati con al massimo 4 nominativi, che dovrà essere sottoscritta da almeno la maggioranza degli enti aderenti interni all'area. Ai soci sarà distribuita una scheda elettorale per ogni 1000 abitanti sulla quale apporre una sola preferenza. Sono così eletti nel Cda i due candidati che ricevono il maggior numero di preferenze nella lista presentata dall'area territoriale 1, due nella lista dell'area 2 e un candidato per la terza area. La seconda proposta è invece quella con una lista unica dove sono eletti i 5 candidati che ricevono il maggior numero di preferenze. Per quanto riguarda invece l'elezione di presidente e vicepresidente del Cda il gruppo di lavoro ha elaborato la possibilità di una proposta con singola votazione con un numero di schede per socio ogni 1000 abitanti sulla quale scrivere il nome della preferenza per le due cariche. Viene eletto chi raccoglie il maggior numero di voti. La seconda proposta è quella di una doppia votazione: prima quella per la carica di presidente e poi quella per il vicepresidente. I due sistemi che non si differenziano molto pongono però il problema della maggioranza politica e di tutela della rappresentanza delle minoranze, dettagli che potrebbero portare nuovamente ad un accendersi della discussione tra i soci. L'assemblea, come dicevamo, si è inceppata su questo punto.

Il sindaco di Verderio Alessandro Origo, dettosi perplesso e preoccupato dopo la presentazione delle proposte, ha chiesto se fosse obbligatorio che la norme di elezione del Cda venissero inserite nello statuto piuttosto che in un regolamento a parte. "Sono solo più contento se voi non lo prevedete a livello statutario" ha risposto il notaio, specificando chiaramente che si limiterà a recepire le indicazioni ricevute dall'assemblea, manifestando comunque una certa preoccupazione per le tempistiche ristrette "Mi viene da proporre di relegare allo statuto che il meccanismo di votazione dovrà ispirarsi al regolamento a latere approvato dall'assemblea, in modo che con lo statuto pronto potete andare avanti e poi la partita ve la giocate a livello di approvazione del regolamento parallelo" ha tentato di fare una sintesi il dr. Sala. "Questo punto lo avevamo già superato quando avevamo deciso di mettere a statuto il sistema di votazione, perchè quando tutti i soci lo approveranno sapranno quali sono i metodi di votazione del Cda" ha ribattuto Davide Maggioni "Possiamo discutere le due proposte ed eventualmente altre. Hanno pregi e difetti, dobbiamo discuterne la scelta è sempre di noi sindaci e poi si andrà in assemblea".
L'assemblea si è dunque lasciata con la convocazione dell'assemblea dei sindaci per discutere le due proposte ed eventualmente affinarle per portarle in votazione.

Per visualizzare le tabelle:
- Voti riferiti alla quota capitale Voti riferiti alla quota capitale CLICCA QUI
- Ripartizione tra enti aderenti nuovi conferimenti CLICCA QUI
- Voti riferiti alla quota capitale con ingresso 4 nuovi comuni CLICCA QUI
- Incremento capitale di dotazione-2019-2020-2021 CLICCA QUI
S.V.
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