Ponte, il commissario Gentile porta buone notizie a Calusco: il traffico veicolare forse riapre a dicembre e i lavori appaltati

L'ingegner Maurizio Gentile è arrivato per la prima volta a Calusco quest'oggi, 14 gennaio, partecipando ad un incontro istituzionale in Municipio prima e andando poi a visitare la struttura del Ponte San Michele, portando con sé notizie decisamente positive.
Il traffico veicolare potrà anche riaprire dal prossimo dicembre, se tutto andrà bene, mentre per quello ciclopedonale la ditta che si è appena aggiudicata i lavori (la Notari di Milano, che è peraltro la stessa che ha preso fino ad ora in mano le prime operazioni di ristrutturazione della parte carraia) si è detta disponibile a dare un'accelerata con l'asfaltatura della strada.



Da sinistra: il sindaco di Calusco Michele Pellegrini, il commissario
straordinario ing. Maurizio Gentile e il sindaco di Paderno Renzo Rotta

''I lavori per la sistemazione della parte strutturale sono fortunatamente stati aggiudicati dalla stessa impresa che ha avviato in questi giorni i lavori preliminari'' ha detto tra le prima cose, una volta accomodatosi nella sala consiliare del Municipio di Calusco. ''E' una cosa estremamente positiva poiché daremo una continuità all'attività già incominciata''. Il fatto che l'impresa Notari sia già presente sul posto, e ad esempio abbia già allestito accanto al cimitero di Paderno un campo-base per il cantiere e gli operai, è certamente un vantaggio. Si dovrà aspettare la fine del mese, tuttavia, perché partano anche gli interventi strutturali alle aste portanti.



''I tempi tecnici comunicati sono rimasti pressoché invariati'' ha proseguito Gentile. ''Ritengo che entro la fine del mese potrà partire anche la ristrutturazione della parte sottostante. Ovviamente rimarremo in questa fase maggiormente concentrati affinché la tempistica della parte superiore sia confermata, per la riattivazione del transito ciclopedonale, prevista per marzo. Si sta valutando addirittura l'ipotesi che possa riaprire qualche giorno prima, con la possibilità di utilizzare la parte centrale del ponte lasciando interdette ancora per un po' le parti laterali, dove sarà completato successivamente il montaggio definitivo dei parapetti''.



Più a sinistra l'onorevole lecchese Gianmario Fragomeli

L'ing. Gentile ha spiegato, per quanto concerne le barriere laterali del Ponte, che RFI è in attesa che la sovrintendenza comunichi quale intervento sia meglio predisporre. ''Le esigenze attuali richiederebbero che i parapetti, pur disegnati allo stesso modo, vengano realizzati con del materiale più recente. La sovrintendenza chiede invece che venga recuperato quello esistente''. Quel che è più importante, tuttavia, è che le maestranze coinvolte riescano in questi mesi a rispettare quanto l'ing. Gentile ha espresso quale possibilità concreta, cioè quella che la struttura venga riaperta la traffico veicolare, ovviamente mantenendo gli stessi vincoli in essere prima del 14 settembre scorso, a partire da dicembre.

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''Al momento non ci sono anticipazioni ottimistiche per quanto riguarda il traffico ferroviario'' ha proseguito il commissario straordinario. ''Confrontandomi tuttavia con i progettisti, mi è stata confermata la possibilità che la sostituzione delle aste ammalorate possa seguire una logica in cui vengano rimosse in una prima fase quelle che con più necessità, in modo da ridare una stabilità sufficiente per i carichi stradali, ovviamente più leggeri di quelli ferroviario. Seguendo questa logica il cronoprogramma di riattivazione del traffico automobilistico, rispettando quelli che erano i vincoli dei 35 quintali massimi, potrà avvenire a inizio dicembre''.



L'assessore di Calusco Maurizio Cocchi

Gli spunti forniti dall'ing. Gentile nella prima mezz'ora della sua visita a Calusco ha fornito ai presenti diversi spunti per intervenire. Il primo a farlo è stato il sindaco di Paderno Renzo Rotta il quale ha sostanzialmente chiesto al commissario se in questi primi mesi di attività cantieristica sulla struttura siano state rivelate particolari problematiche strutturali. L'onorevole lecchese Gianmario Fragomeli, invece, ha concentrato il suo intervento sulla possibilità che anche la riapertura del traffico ferroviario possa avvenire con un certo anticipo rispetto al cronoprogramma prefissato, citando oltretutto il fatto che il milione e mezzo di euro stanziato con la legge di bilancio per la mobilità alternativa (sostanzialmente per gli spostamenti con le navette) sarà da utilizzarsi necessariamente entro il 2019 e non oltre, cosa che richiede perciò una spinta anche per la riapertura ai treni.



A sinistra il presidente del Comitato Ponte San Michele Ruben Bergonzi

Tra gli interventi più agguerriti c'è stato inoltre quello dell'assessore di Calusco Massimo Cocchi, il quale sostiene che ancora oggi manchino risposte ''chiare e nette, specialmente perché chi vede ogni giorno il ponte chiuso e magari con pochi lavoratori all'opera, si fa un'idea sbagliata di ciò che sta accadendo e divulga notizie infondate''. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'intervento di Ruben Bergonzi, presidente del Comitato Ponte San Michele, il quale all'ingegner Gentile ha detto di ''pretendere, in qualità di rappresentante dei cittadini in difficoltà, delle risposte certe''.



''A noi è richiesto di fidarci delle stesse persone che non hanno svolto la dovuta manutenzione negli ultimi anni'' ha proseguito, descrivendo quella che per certi cittadini, i molti che hanno aderito al comitato in questi mesi, si è rilevata una vera e propria beffa. Una volta raccolte tutte le domande e le proposte arrivate da amministratori, politici e cittadini presenti, l'ing. Gentile ha cercato di rispondere attraverso una serie di considerazioni che hanno riguardato più che altro quello che sarà il futuro di un collegamento tanto importante.



''Dubito che riusciremo avere da questo ponte delle prestazioni normali'' ha commentato il commissario. ''Rimane una struttura che ha più di 100 anni. Quello che potremo fare è riprendere con gli stessi vincoli che avevamo prima, magari con alcune migliorie. Tuttavia, il crollo del Ponte Morandi di Genova ci ha insegnato che nulla è eterno. Questo gli ingegneri lo sanno già bene. Il San Michele è oggetto di discussioni simili almeno dal 1980. E' ormai ovvio, e mi rivolgo alle autorità e gli amministratori presenti, che dobbiamo cominciare a pensare oggi ad un nuovo tracciato, per avere un collegamento stradale e ferroviario serio e funzionale. Il ripristino di questo ponte serve solo per l'immediato, ma per il futuro serve un'alternativa''.
Il commissario ha quindi concluso la sua visita a Calusco presso il cantiere del San Michele.

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A.S.
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