Accadeva 30 anni fa/76 novembre: sensi unici a Cernusco e Paderno, scattano le serrate. Parchi: Curone e Barro insieme?

Il mese di novembre di 30 anni fa si apre con due buone notizie: l'imprenditore ferito gravemente nel corso di una drammatica rapina, mentre era in corso la settimanale riunione del Rotary, non solo ha superato la fase più acuta ma addirittura, con grande sorpresa dei medici si è ripreso e si avvia a tornare a casa e riprendere il lavoro in azienda; a casa torna anche Pino Bollini dopo essere riuscito dal nulla a realizzare a Laisamis in kenya la sua missione, grazie anche alla raccolta fondi lanciata con grande successo dal settimanale cittadino. Il medico era stato 27 mesi in Africa durante i quali con l'aiuto di missionari e suore ha realizzato un ospedale con 42 posti letto con funzioni di pronto soccorso e di prevenzione all'interno di un territorio vasto 50mila chilometri quadrati e popolato da 40mila persone delle tribù Rendille e Samburo. Una zona molto povera che ha trovato nell'ospedale un punto di riferimento di straordinaria importanza. Bollini, sempre sostenuto dalla moglie Margot e dai due figli, dopo qualche giorno di riposo nella sua casa di Robbiate era tornato in servizio al pronto soccorso del Mandic.

Il dottor Pino Bollini

A Cernusco, intanto, monta la protesta contro la decisione del sindaco Antonio Conrater di rendere a senso unico le vie Roma e Lecco. I commercianti del centro minacciano la serrata come anni prima era accaduto, senza però alcun risultato, contro l'apertura della Esselunga che di fatto fece chiudere nel giro di pochi anni la metà dei negozi cernuschesi. L'iniziativa voleva essere la risposta al traffico caotico del centro cittadino ma i danni collaterali per i commercianti, come avevano spiegato Pinuccia Pirovano (edicola) e Giulio Ferrari (abbigliamento), presente il presidente dell'Unione commercianti lecchesi Giuseppe Crippa, si erano rivelati pesantissimi col crollo degli incassi.

E puntualmente il 5 novembre scatta la serrata con un'ora di saracinesche abbassate in tutta la zona centrale del paese. I commercianti sono uniti ma non mancano le voci in appoggio all'Amministrazione comunale. Una cinquantina di cernuschesi firma una lettera indirizzata al Sindaco di pieno sostegno. Il traffico in centro - dicono - è pericoloso anche perché tanti automobilisti per "saltare" l'incrocio semaforizzato entrano in paese. Insomma come sempre c'è chi è d'accordo e chi no. Alla fine il senso unico scatterà solo nei giorni festivi mentre in settimana la viabilità resterà a doppio senso.

A cinque anni di distanza dalla costituzione del Parco di Montevecchia e Valle del Curone arriva la proposta di collegare i tre parchi confinanti, dell'Adda, del Barro e, appunto, del Curone. Il presidente del comitato "gruppo promotore salvaguardia valle del Curone e Montevecchia" Restelli si dichiara subito favorevole, mentre il sindaco di Montevecchia Eugenio Mascheroni dichiara la propria contrarietà per ragioni "finanziarie, giuridiche, geografiche e di autonomia". Solo negli ultimi mesi, a causa della legge 28 della regione Lombardia, si torna a parlare di una aggregazione dei parchi del Curone e del Barro pur mantenendo però entrambi la propria autonomia operativa e l'organo di gestione.

Eugenio Mascheroni

A Merate si discute dell'acquisizione al patrimonio pubblico di due vie: Tofane e Laghetto, al momento definite strade private e come tali manutenute dai residenti. La via Tofane sarà successivamente allungata sino a raggiungere la costruenda via Aldo Moro mentre in via Laghetto il dibattito è stato lanciato con una petizione dei residenti che di fatto ne denunciano l'uso pubblico. Il vice sindaco Albani nel corso di un incontro aperto garantiva che anche questa seconda strada dovrà diventare pubblica e quindi essere allargata e dotata di illuminazione, lavori da realizzare in coincidenza con il potenziamento della rete metanifera e fognaria. Ma a distanza di trent'anni la strada continua a versare in pessime condizioni, del tutto priva di manutenzione, sicurezza e illuminazione.

Giovanni Battista Albani

A Paderno, come a Cernusco, i commercianti effettuano la serrata degli esercizi, una quarantina, per protestare contro la decisione del Comune di istituire il senso unico in via Manzoni. Anche a Cernusco il dibattito prosegue vivace in attesa dell'esito della sperimentazione di senso unico di marcia in via Lecco e Monza. L'occasione diventa utile anche per tentare di rilanciare il commercio di vicinato ormai gravemente compromesso dall'apertura di Esselunga. I commercianti organizzano nelle vicinanze delle feste natalizie una serie di iniziative lodevoli. Ma, come si può osservare oggi, la decimazione dei negozi è pressoché completata e dove un tempo c'erano bar, un piccolo supermercato, un panificio, un'edicola con molte varietà di merce, un negozio di abbigliamento e molto altro oggi ci sono serrande vuote, qualche attività sopravvissuta e servizi.

                                                                                                     Il porticato in centro a Cernusco

A Osnago, infine, sono tutti preoccupati per la diminuzione di residenti. L'Amministrazione comunale, forte dello studio di due professionisti lancia l'allarme natalità e, dato che quella non è programmabile per regolamento, punta a crescere a livello edilizio per attirare immigrazione dai paesi vicini. L'annuncio è lapidario: per frenare il calo demografico bisogna aumentare del 30-40% le volumetrie. Ecco fatto. Ancora oggi l'onda lunga di quegli anni non si è placata.

76/continua

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