Mandic, pronto soccorso: l'ASST annuncia l'assunzione di 3 medici a tempo indeterminato. Ma i numeri in reparto non tornano

L'annuncio trionfale è arrivato pochi minuti dopo il termine della conferenza stampa convocata con l'assessore al welfare Giulio Gallera per definire la data di apertura del reparto di pneumologia.


"Pochi minuti fa" ha detto il direttore generale Paolo Favini, coinvolgendo anche il direttore sanitario Flavia Pirola per una conferma "ho firmato la delibera per l'assunzione a tempo indeterminato di 3 medici urgentisti per l'ASST di Lecco. In otto si erano presentati ne abbiamo presi tre che entreranno in pianta stabile nell'organico dell'azienda".

E poche ore dopo ecco arrivare dall'ufficio stampa il comunicato.
Nuove forze in arrivo per i reparti di Pronto Soccorso dell'Asst di Lecco: è stata firmata quest'oggi dalla direzione strategica aziendale la delibera con la quale si procede all'assunzione a tempo indeterminato di n.3 medici di Pronto Soccorso. Degli otto candidati iscritti al concorso indetto in data 21 settembre 2018 per il conferimento di n.1 incarico a tempo indeterminato in qualità di Dirigente Medico - Disciplina: Medicina e Chirurgia d'Accettazione e Urgenza, cinque sono stati i candidati ammessi, tre dei quali si sono presentati alle operazioni concorsuali svoltesi il 20 dicembre 2018. Conferito quindi l'incarico al candidato che ha ottenuto il maggior punteggio, e considerata la necessità di potenziare ulteriormente l'organico in forze al Pronto Soccorso degli ospedali Manzoni di Lecco e Mandic di Merate, la Direzione aziendale ha ritenuto opportuno procedere all'assunzione anche degli altri due candidati, valutati idonei, adeguatamente preparati e quindi meritevoli di assumere i posti vacanti.
"L'assunzione di tre medici 'urgentisti' all'interno della nostra Asst prosegue l'impegno della direzione strategica volto a potenziare i servizi importanti che necessitano di rinforzi", spiega il Direttore Generale di Asst Lecco, Paolo Favini. "La dotazione organica così riequilibrata migliorerà il servizio ai cittadini grazie alla riduzione dei tempi di attesa e garantirà condizioni di lavoro più agevoli ai nostri specialisti dell'area dell'emergenza-urgenza".

Il problema cronico del pronto soccorso con le sue lunghe attese, la sofferenza di organico, l'insoddisfazione generale del personale che prende facilmente la via di fuga va forse verso una soluzione? A noi pare di no.

A domanda precisa: Quanti sono i medici destinati al Mandic? 
La risposta del direttore Favini è stata: I medici sono dell'ASST di Lecco e non del Mandic o del Manzoni e il Mandic non può pensare di essere il solo.

L'ingresso del pronto soccorso

Da quanto ci è dato sapere, due professionisti andranno a prestare servizio nel presidio del capoluogo, uno invece resterà a Merate. Ma c'è un ma. Si tratterebbe di una stabilizzazione e non di una risorsa in più rispetto alle attuali. Nel 2018 il pronto soccorso del Mandic ha perso 3 medici a tempo indeterminato e uno si trova in aspettativa in Francia. Il 4° professionista a tempo indeterminato ha avviato le pratiche per la mobilità, quindi tempo 2/3 mesi anche lui se ne andrà. Se la matematica non è un'opinione, significa che in 12 mesi il reparto è andato sotto di 5 unità. Un po' troppo per un reparto che sulla carta dovrebbe averne almeno una decina (soglia mai raggiunta) e che oggi si trova a dover operare nell'arco delle 24 ore con 6 medici a disposizione (quando ci sono tutti) più il primario. Se dei tre assunti, poniamo per assurdo che oltre alla stabilizzazione nota anche gli altri due fossero indirizzati a Merate, si arriverebbe comunque a 8. Ancora al di sotto del fabbisogno reale per poter dare ossigeno al reparto e per renderlo qualitativamente attrattivo per chi lavora, non costretto più a turni estenuanti, a coperture improvvisate di colleghi in malattia, a ferie calendarizzate per tempo e non ricavate negli spazi "disponibili".
A questo si aggiunga il "prelievo" di specialisti di medicina e chirurgia per coprire i turni per capire come siamo ancora lontani da un risultato che, recita il comunicato dell'ASST, va a "potenziare i servizi importanti che necessitano di rinforzi".
S.V.
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