Codurelli/PD: il caso badoni e la ricaduta sul territorio
BADONI: LA LEZIONE DEI LAVORATORI IMPONE UN CAMBIO DI ROTTA PER IL BENE DEL TERRITORIO
La vicenda della Badoni di Costa Masnaga deve fare riflettere tutti, istituzioni, associazioni e partiti. Nessuno escluso. Nonostante il ringraziamento dei lavoratori, resta l'amaro della sconfitta, sconfitta politico - sociale, per l’ennesima chiusura di un ‘attività produttiva, come si preannuncia, sopratutto perché si tratta di una fabbrica con potenzialità e mercato. Tuttò questo è difficile da accettare. Un sussulto di tutti potrebbe scongiurarlo,diversamente rappresenterebbe un fallimento per tutto il territorio. I 26 lavoratori, grazie al sindacato e alle leggi vigenti avranno la Cig straordinaria, ma finita questa si tratterà di capire dove andranno a lavorare stante la difficile situazione occupazionale. E’ stato un grosso errore partire dall'assunto che tanto erano pochi i lavoratori interessati e attraverso le misure a sostegno del reddito tutto si potesse risolvere! Un pensiero miope senza prospettiva. La Badoni era ed è un’azienda che poteva continuare a produrre, purtroppo non l’ha pensata così il proprietario. Tanti anni fa la stessa azienda è stata salvata dal fallimento con ben altro spirito e grazie a risorse pubbliche che oggi si tende a rimuovere. Mi chiedo fino a quando si potrà continuare a fare solo la parte dei notai che chiudono le aziende senza fare le giuste verifiche? La Lega che in più occasioni fa la voce grossa sulle delocalizzazioni, governa a Roma, in Regione, in Provincia ma su questo caso, come su altri, perchè non apre bocca? Perchè non fa una proposta? Mi risulta che la stessa gestione contabile sia di responsabilità di persone della Lega. Personalmente ritengo doveroso che si apra una discussione ad ampio raggio per il bene del territorio e dell'intero paese. Basta con gli spot e con i proclami. La dignità, l'orgoglio e la serietà dimostrata dai lavoratori con le loro famiglie, assieme al Sindacato, è una lezione per tutti. Un’ulteriore lezione che ci arriva dopo quella di Pomigliano che mi auguro serva ad aprire una riflessione e un confronto serio sul futuro che vogliamo.
La vicenda della Badoni di Costa Masnaga deve fare riflettere tutti, istituzioni, associazioni e partiti. Nessuno escluso. Nonostante il ringraziamento dei lavoratori, resta l'amaro della sconfitta, sconfitta politico - sociale, per l’ennesima chiusura di un ‘attività produttiva, come si preannuncia, sopratutto perché si tratta di una fabbrica con potenzialità e mercato. Tuttò questo è difficile da accettare. Un sussulto di tutti potrebbe scongiurarlo,diversamente rappresenterebbe un fallimento per tutto il territorio. I 26 lavoratori, grazie al sindacato e alle leggi vigenti avranno la Cig straordinaria, ma finita questa si tratterà di capire dove andranno a lavorare stante la difficile situazione occupazionale. E’ stato un grosso errore partire dall'assunto che tanto erano pochi i lavoratori interessati e attraverso le misure a sostegno del reddito tutto si potesse risolvere! Un pensiero miope senza prospettiva. La Badoni era ed è un’azienda che poteva continuare a produrre, purtroppo non l’ha pensata così il proprietario. Tanti anni fa la stessa azienda è stata salvata dal fallimento con ben altro spirito e grazie a risorse pubbliche che oggi si tende a rimuovere. Mi chiedo fino a quando si potrà continuare a fare solo la parte dei notai che chiudono le aziende senza fare le giuste verifiche? La Lega che in più occasioni fa la voce grossa sulle delocalizzazioni, governa a Roma, in Regione, in Provincia ma su questo caso, come su altri, perchè non apre bocca? Perchè non fa una proposta? Mi risulta che la stessa gestione contabile sia di responsabilità di persone della Lega. Personalmente ritengo doveroso che si apra una discussione ad ampio raggio per il bene del territorio e dell'intero paese. Basta con gli spot e con i proclami. La dignità, l'orgoglio e la serietà dimostrata dai lavoratori con le loro famiglie, assieme al Sindacato, è una lezione per tutti. Un’ulteriore lezione che ci arriva dopo quella di Pomigliano che mi auguro serva ad aprire una riflessione e un confronto serio sul futuro che vogliamo.
On. Lucia Codurelli