Bergonzi (Comitato): per nulla contenti, toglieteci le imposte
L'unico che non le ha mandate a dire al ministro Danilo Toninelli, giunto a Calusco nella mattinata di venerdì 14 dicembre per osservare da vicino la situazione del Ponte di Paderno, chiuso esattamente tre mesi fa, è stato Rubens Bergonzi, commercialista caluschese e presidente del Comitato San Michele, intervenuto dopo diversi amministratori durante il vertice che si è tenuto in Municipio. ''Non rappresento nessuna parte politica'' ha esordito.
Ruben Bergonzi, presidente del Comitato Ponte San Michele
''Sono il presidente del Comitato sorto il giorno successivo alla chiusura della struttura dove domani (sabato 15 dicembre) si terrà una manifestazione da noi organizzata. Noi come comitato, come cittadini, ci siamo sempre chiesti perché questo ponte sia stato chiuso. Prendo atto delle vostre affermazioni e delle vostre dichiarazioni di contentezza, ma noi non siamo assolutamente soddisfatti. Crediamo, infatti, che il ponte sia chiuso perchè chi doveva occuparsi della manutenzione non lo ha fatto per anni. Allora vogliamo capire chi si deve assumere questa responsabilità. Tutti noi siamo disagiati. Io faccio il commercialista e diversi miei clienti stanno chiudendo''.
L'ultima parte del suo intervento, Bergonzi lo ha quindi dedicato al commissario Gentile e alle tempistiche dell'operazione, passando infine ad illustrare quelle che sono da sempre le richieste più concrete del Comitato.
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''E' vero che lei ha nominato il commissario straordinario'' ha proseguito rivolgendosi al ministro.
''Dal punto di vista dei cittadini, però, lei ha nominato esattamente chi è responsabile di ciò che è successo. Noi più volte abbiamo chiesto che al suo fianco venga nominata una persona che conosce il territorio, perché l'ing. Gentile ancora non si è mai presentato qui. Serve qualcuno che tutti i giorni vada a vedere a che punto sono i lavori. Oggi lei è arrivato e guarda caso sono partiti alcuni generatori. Le assicuro che nei mesi scorsi non era questa la situazione. Per asfaltare 264 metri di strada ci vorrebbero 24 ore. Invece ci vorranno 120 giorni per aprire il tratto a biciclette e pedoni. Noi non siamo affatto contenti perché ogni giorno perdiamo imprenditori e forze economiche sul nostro territorio. Si pongano perciò in essere degli interventi immediati per tutti quegli imprenditori che tra poco pagheranno le imposte. Ci aspettiamo che l'agenzia delle entrate escludano questi professionisti dagli studi di settore. Lei arriva da un movimento nato dalle piazze e credo che capisca il mio disappunto''.
A.S.