Cernusco, parlano i famigliari di Clementina Sangiovanni investita e uccisa mentre faceva ritorno a casa con Mia. “Ora siamo soli”

Ancora pochi passi e avrebbe raggiunto casa, al termine del consueto ''giretto'' serale in compagnia della sua amata cagnolina Mia. La sorte ha però voluto che martedì sera, 3 dicembre, Clementina Sangiovanni non facesse più ritorno. Un'auto in corsa l'ha travolta mentre attraversava le strisce pedonali di via Papa Giovanni XXIII, a Cernusco, un centinaio di metri distante dall'abitazione di via Donatori del sangue, uccidendola. I sanitari intervenuti poco dopo le 20.30 non hanno potuto far altro che constatare che il fisico dell'anziana, 74 anni, non aveva retto al violento colpo subito.



''Ci hanno spiegato che è morta sul colpo, senza accorgersi di nulla'' ha raccontato il genero Giacomo il giorno dopo la tragedia. ''Ogni sera faceva la sua passeggiata con il cane. Stava fuori dieci o quindici minuti: attraversava la strada, arrivava fino al rivenditore di divani e poi tornava indietro, utilizzando sempre quel passaggio pedonale. Pensiamo che Mia si sia in qualche modo accorta che l'auto la stava per investire e non stava frenando. Crediamo che abbia provato a salvarla''. Sono ore difficili, difficilissime per Giacomo e la moglie Giovanna, l'unica figlia della signora Clementina. In un instante, per una svista o una carenza di attenzione, hanno perso la persona più cara che avevano.



''Io ho perso i genitori da giovane, mentre Giovanna il papà Rinaldo nel 2005. Era rimasta solo lei. Abitavamo insieme e unendo le forze riuscivamo ad andare avanti, nonostante non sia semplicissimo riuscire a lavorare in questo periodo. Ora siamo completamente soli, non abbiamo più nessuno''. Sulle cause che hanno provocato l'investimento della donna, si attende la ricostruzione dei carabinieri. ''La ragazza che era alla guida della Lancia Y, di Casatenovo, ci ha assicurato di non essersi accorta e di non averla vista attraversare'' ha proseguito Giacomo.



''Le hanno fatto le analisi e non è risultato nulla, né alcool e né droghe. Non era nemmeno al cellulare. Non capiamo allora come abbia fatto a non vederla. Ma in ogni caso ci dispiace, perché è giovane e l'abbiamo vista veramente scioccata. Probabilmente porterà questa vicenda sempre dentro di sé ed è come se fosse morta anche lei''.

Alberto Secci
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