Mandic: il personale di portineria ridotto all'osso. 4 pensionamenti mai rimpiazzati

La situazione è ormai insostenibile da mesi e va acuendosi dato che nessuno sembra intenzionato a porvi rimedio a breve. Ma il mese di dicembre, con diversi turni festivi da coprire, notte e giorno, si avvicina e il rischio reale è che non ci siano le risorse umane per garantire le presenze e dunque le aperture del servizio portineria dell'ospedale Mandic di Merate. Potrebbe essere sufficiente una malattia per far saltare il sistema, fanno sapere.


Da settembre 2017, infatti, la squadra addetta alla portineria e centralino è passata da 13 elementi a 9 a causa di quattro pensionamenti di addetti "storici" che hanno raggiunto l'agognato traguardo del riposo. Questi posti, però, non sono mai stati rimpiazzati in via definitiva con personale stabile e così coloro che sono rimasti si trovano a dover sopperire continuamente alle esigenze della struttura per poter garantire il servizio. I fatti sono stati denunciati in questi giorni dai delegati USB del presidio ospedaliero meratese "La situazione del servizio è gravissima, i turni sono ai limiti della legalità, il personale è allo stremo. Risulta sia stato anche espletato un concorso interno per operatori Servizio di Portineria e vigilanza del Presidio di Merate, con una graduatoria pubblica. Cosa stiamo aspettando direttori? Che, come al solito, la situazione precipiti e si metta in ginocchio un servizio" si chiedono.
Non resta che attendere una risposta ma nei fatti.
S.V.
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