Merate, al congresso del PD Del Boca annuncia di non voler ricandidarsi segretario: 'Ciò che è accaduto mi ha fatto schifo'
Riccardo Brivio (presidente di seggio) e Gino Del Boca
I tesserati presenti
C'entra una decisione della commissione di garanzia provinciale presa nelle scorse settimane in seguito alla quale Del Boca si è visto rifiutare l'iscrizione di alcuni esponenti nella sua sezione (che conta in tutto 53 tesserati) perché residente ad Imbersago. Un meccanismo innescato dalla richiesta di un altro esponente che invece al contrario, ha voluto fare ritorno nel suo circolo originario, a Casatenovo, perché è lì che abita. Al momento il giudizio della commissione rimane sospeso, viste le primarie in corso, ma dovranno far sapere anche allo stesso Del Boca, cittadino cernuschese, insieme ad altri, se potranno ancora rimanere iscritti o meno nel circolo di Merate.
Aldo Castelli
''Quello che è accaduto nelle ultime settimane mi ha fatto schifo'' ha commentato. ''E' per questo che non ho la certezza di ripresentarmi per la carica di segretario. Valuterò in base a come andranno queste elezioni, ma ho una lettera di dimissioni già scritta. Non voglio che si rimanga a lungo in balia delle commissioni. Se non posso essere tesserato a Merate perché vivo a Cernusco, allora me ne tornerò nel mio circolo 'nativo', cioè Osnago. Di conseguenza, però, questa sezione sarà smembrata e basta''.
Lanfranco Consonni
Rimane in bilico, insomma, il futuro del circolo PD di Merate, del suo direttivo e del suo segretario, per i quali non è scattata la rielezione in concomitanza con il congresso nazionale, regionale e provinciale del 18 novembre per colpa di un altro ''cavillo burocratico''. ''In sostanza, è risultato che l'anno scorso (quando il giovane segretario era stato rieletto e si era tenuto un regolare congresso, ndr) non avendo avuto nessuna deroga è come se quella elezione del direttivo fosse stata in qualche modo illegittima''.
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Quest'anno, perciò, il circolo non avrebbe dovuto rinnovarsi. Solo che riscontrata l'irregolarità, la commissione ha dato un mese di tempo per organizzare e indire nuove elezioni. Elezioni alle quali Del Boca ha in qualche modo ''minacciato'' di non ripresentarsi più per rivestire di nuovo la carica di segretario.
La scheda per le regionali
Ma queste mezze dimissioni non sono state l'unico argomento della mattinata (anche questa praticamente dimezzata visto il ritardo di oltre un'ora con cui è stato dato il via al congresso, previsto per le 9). Come già espresso l'occasione è stata quella dei rinnovi delle segreterie provinciali e regionali. I tesserati di Lecco hanno dovuto votare una tra Marinella Maldini e Agnese Massaro (nella cui lista è presente anche Del Boca). Per le primarie lombarde, dove c'è stata la possibilità di votare per tutto l'elettorato maggiorenne, a prescindere dall'iscrizione o meno dal partito, la scelta è ricaduta su uno tra Vinicio Peluffo e Eugenio Comincini. Alle 14 si è chiuso il seggio di Merate, ma per avere i risultati si dovrà attendere questa sera e si dovrà guardare a Lecco, dove nel frattempo sono confluiti tutti i voti raccolti nelle varie sezioni.
La prima votazione
Federico Dusi
Del Boca ha commentato la sua candidatura nella lista Massaro spiegando di essere stato come stregato ''dalla sua voglia di fare e mettere il suo tempo a disposizione del partito''. ''Quello che credo il PD abbia bisogno, infatti, è di gente che non abbia troppi impegni istituzionali ma che possa garantire presenza e impegno per il rilancio e l'organizzazione del partito''. Tra chi ha espresso un suo parere sulle elezioni provinciali c'è stato Tommaso Meschi, il quale ha perlopiù criticato entrambe e candidate. ''Ho delle forti perplessità circa queste elezioni'' ha spiegato. ''Troppo spesso, infatti, capita che passano le persone più simpatiche e belle alle quali però manca assolutamente il senso della direzione politica e dei fatti. I programmi mi sembrano entrambi di una grande vacuità. Buone intenzioni, ma estremamente generiche''.
Battista Albani
Tommaso Meschi e Ercole Redaelli
Delle amministrative che toccheranno la città di Merate la prossima primavera si è parlato per la verità relativamente poco. Ai margini dell'assemblea, il segretario Gino Del Boca ha spiegato di non essere troppo deciso a candidarsi, ma neppure a presentarsi in un'eventuale lista civica per competere come possibile assessore appoggiata dal partito, dove tuttavia non dovrà comparire il simbolo. ''Siamo in stand-by'' ha spiegato. Dopotutto, Del Boca ha spiegato che dallo scorso giugno lui e i suoi collaboratori più stretti hanno ''perso parecchio tempo a rincorrere persone'' senza però che ancora il PD sia riuscito concludere un granché.