Cernusco: Officine Repubblicane presenta il proprio ''Manifesto politico'' in birreria

L'intervista virtuale su Skype con Carlo Calenda alla fine è saltata, ma i partecipanti alla seconda serata di "Birre Selvagge" sono raddoppiati. Una trentina di persone - età media 24-25 anni - si è seduta ai tavoli del locale cernuschese Stazione della Birra ad ascoltare analisi e riflessioni dei due fondatori di questa nuovo "laboratorio" di pensiero politico, Matteo Laffi e Francesco Gerli. Entrambi classe 1993, conosciutisi sui banchi della Bocconi, laurea in Discipline economiche sociali, e attualmente dottorandi al Politecnico di Milano. "Innovazione sociale e impatto sociale" per il primo ed "Economia Regionale e Urbana" per il secondo.

Matteo Laffi e Francesco Gerli


Martedì sera hanno presentato il manifesto di questo movimento spontaneo ribattezzato "Officine Repubblicane". Nel documento di una pagina c'è il sunto delle convinzioni attorno alle quali auspicano si aggreghino sempre più persone in vista delle prossime europee (o politiche, in caso di crisi di governo). "Siamo allergici ad ogni approccio ideologico ed appassionati alla politica che ascolta, rappresenta e incide e che non si annulla nelle polemiche e nei rancori" si legge nel testo. Aperti ad attrarre chi si riconosca fondamentalmente in due principî: il rispetto delle Istituzioni democratiche e la difesa di un'Europa che va migliorata. In pratica, una sorta di Comitato di liberazione nazionale - scevro da connotazioni partitiche - per opporsi in Italia al governo gialloverde, e in Europa a quadri politici antiliberali. Guardano dunque a quei cittadini che si riconoscono "nelle famiglie socialdemocratica, liberale, e popolare accomunati da uno spirito riformista e repubblicano". Cittadini che avvertono un'esigenza di rappresentanza e di mobilitazione. Come immagine della community virtuale e social è stata scelta la cartina geografica della Lombardia. In questi ultimi giorni hanno suscitato però un interesse anche fuori dal territorio regionale, energie che gli organizzatori non vorrebbero disperdere. Una prospettiva di fare rete a livello nazionale che certamente è anche molto ambizioso. Volto in cui si riflettono è Carlo Calenda, non tanto come esponente del Partito Democratico, ma per visione programmatica.

Nei primi due appuntamenti buona parte del tempo è stato dedicato all'esegesi del recente libro dell'ex Ministro. «Ci è piaciuta la sua critica. Ci siamo ritrovati nella linea rigorosa espressa nel suo libro - ha dichiarato Gerli - Come è stata fatta opposizione non basta più, spesso piena di rancori passati. Serve fare autocritica, ricostruire un pensiero politico, unendo chi viene da storie politiche differenti». Dall'altra parte Matteo Laffi ha messo a fuoco le linee non condivisibili dell'attuale governo. Ha esordito: «La traiettoria di sviluppo che questo governo ha è preoccupante. Salvini non fa segreto di appoggiare democrazie illiberali come Orban in Ungheria. Un'alleanza delle leghe in Europa fa venire i brividi. È un'onda che avanza e va affrontata». È stato lasciato spazio anche agli interventi e alle domande di altri ragazzi che hanno partecipato alla serata, ripromettendosi in conclusione di ritrovarsi a distanza di un paio di settimane. Probabilmente si affronterà in particolare il tema della tecnologia, come forma di sviluppo economico, ma anche come strumento comunicativo. Attraverso dei tweet scambiati con Calenda, l'ex Ministro ha accettato l'invito per venire a presentare in Brianza il suo libro.
Marco Pessina
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