Paderno: pendolari allo sbando in stazione senza alcuna assistenza di addetti Trenord

Un modo peggiore per ''ricordare'' i due mesi esatti trascorsi quest'oggi, mercoledì 14 novembre, dalla chiusura del Ponte San Michele probabilmente non c'era. Cinque treni soppressi negli orari di massima concentrazione dei pendolari sulla tratta Paderno-Milano. Fortuna che almeno non pioveva. Un fatto che la dice lunga su come chi gestisce un servizio cruciale per la popolazione meratese abbia intrapreso delle azioni per fronteggiare l'emergenza.
Ritardi e cancellazioni erano all'ordine del giorno prima di quel 14 settembre e lo sono ancora. Forse peggio. E il che suona come una beffa dal momento visti i danni incommensurabili a due territori interi (la Brianza e l'Isola bergamasca.



''I problemi li ha avuti Trenord'' ci ha spiegato questa mattina un addetto alla circolazione dei treni, quando ormai ''l'odissea'' era passata. Pare dei guasti ai convogli, ma ''per qualsiasi informazione chiedere al servizio assistenza di Monza'' (che però risulta impossibile da contattare). Provare con il numero verde sembra quantomeno inutile. In ogni caso, anche stamane decine e decine di pendolari si sono visti costretti a rimandare la corsa, prendere il treno dopo (perché almeno le cancellazioni non sono state tutte consecutive), avvisare al lavoro del ritardo, se non addirittura perdere la prima ora di lezione o rinunciare al viaggio in treno per farsi accompagnare da qualcuno.

Il monitor con gli orari dei treni, che alle 9.03 non avverte neppure che il treno in arrivo
alle 9.05 da Milano arriverà con 20 minuti di ritardo, come invece annunciato dall'altoparlante

In ogni caso, qualcuno a cui chiedere spiegazioni non c'era. Trenord, infatti, non offre più il servizio del customer care, che nei primi giorni di caos dopo la chiusura del Ponte ha affiancato quotidianamente i pendolari alla ricerca di informazioni.
''Quelle figure sono state qui giusto la prima settimana'' ha spiegato un autista delle navette che da Paderno portano a Calusco. ''Adesso, per ogni cosa conviene chiedere ai capostazione, oppure ai controllori quando si trovano. Non c'è nessun'altro negli orari di punta''.

La foto di un lettore mostra l'incuria in certi luoghi della stazione di Paderno

Quantomeno, ha spiegato l'autista, quando i ritardi o le cancellazioni si sovrappongono, Trenord chiede a loro di fare un viaggio verso Carnate, con una navetta di scorta. Pare però che questa mattina non sia servito.
Le partenze delle navette dalle due stazioni, Paderno e Calusco, rimangono sempre al minuto 13 nel primo caso e al minuto 47 di ogni ora, dalle 6 alle 23. Salvo quando non ci siano ritardi (perciò spesso) e allora gli autisti (che si coordinano con il personale della stazione) attendono che arrivi il treno.
A.S.
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