Bernareggio: 4 novembre nel segno dell'artista Galbusera

Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate con un tocco di genialità e creatività artistica a Bernareggio. Merito delle qualità indiscusse riconosciute a Pasquale Galbusera, l'architetto "bernareggino" che ha dato vita ad un monumento speciale, dedicato ai caduti di tutte le guerre, donato alla comunità e posizionato nel campo E del cimitero civico.
Occasione per svelare l'ultima creazione di un artista da sempre sperimentatore, proprio i cent'anni della fine della Grande Guerra. Una cerimonia che a Bernareggio ha perciò seguito il cliché generale degli altri comuni, restando molto legata anche al tributo dell'artista a tutti i caduti, senza distinzione di guerra.

Le prime battute del cerimoniale con i comandanti di Polizia e dei
Carabinieri ai lati di don Stefano e del sindaco Andrea Esposito

Il corpo Pierluigi da Palestrina esegue "Il Silenzio" durante l'alzabandiera

Un'opera commissionata dagli Alpini della sezione locale. Presenti al cimitero per il cerimoniale il sindaco Andrea Esposito e tutta l'amministrazione, il comandante di Polizia Locale Maurizio Zorzetto, dei Carabinieri Marco Barsanti, la sezione degli Alpini di Bernareggio, la Pro Loco e il Corpo Pierluigi da Palestrina, che ha dato il la alla commemorazione eseguendo "Il silenzio" durante l'alzabandiera. "Non nascondo che rivivere qualcosa che ho solo ascoltato da parte dei nonni o dei genitori mi emoziona - ha spiegato il rinomato storico dell'arte Maurizio Vanni, che ha riassunto in breve e con grande capacità i significati dell'opera commemorativa - Mi piace pensare che ci sia ancora un senso di patriottismo, positivo verso i valori. Assumiamoci la responsabilità di tornare a vivere e pensare che la memoria non sia qualcosa da inventare o riscoprire, ma da tramandare. Un monumento rimane nella storia, e il senso della cultura contemporanea deve trasmettere il valore, avvicinare i giovanissimi a qualcosa che poco tempo fa ha portato via tante care persone. Ma al tempo stesso serve per capire che alcune cose non devono più succedere. Ecco allora il ruolo della cultura e dell'artista: riuscire a sintetizzare la sua sensibilità attraverso un bassorilievo o una scultura, un messaggio forte come la memoria.

Gli Alpini dopo la deposizione della corona di alloro sul plinto del monumento

L'intervento dello storico dell'arte Maurizio Vanni

Un messaggio che riunisce le persone attorno ad un emblema forte come la bandiera. Un monumento che racchiude nella famiglia e nelle generazioni il messaggio della memoria, che riguarda sì il passato, ma attraverso la consapevolezza riguarda anche il presente, il futuro e anche il rispetto nei confronti del passato. Questo nella consapevolezza che un momento importante deve far parte per sempre della nostra esistenza".

Quindi è stato tolto il velo e inaugurato ufficialmente il nuovo monumento ai caduti, tanto voluto dalla sezione locale degli Alpini. Il bassorilievo è stato poi benedetto dal parroco don Stefano Strada, che ha guidato la recita collettiva del Padre Nostro da parte dei presenti. A seguire, la parola è passata a chi ha sostenuto concretamente l'iniziativa per la realizzazione dell'opera commemorativa.

Il sindaco Esposito svela il monumento ai caduti delle guerre

La benedizione del monumento di don Stefano

"Oggi ricorre il centenario della fine di quell'immane tragedia che ha causato la morte di migliaia di soldati italiani - ha ricordato il presidente della sezione di Bernareggio degli Alpini, Gianni Ruga, che ha commentato l'opera scultorea - Per ricordare i caduti di tutte le guerre, Pasquale Galbusera in collaborazione con il gruppo Alpini e l'amministrazione comunale ha voluto realizzare e donare l'opera di fronte a noi, che vuole essere testimonianza di affetto e gratitudine verso i caduti della nostra comunità. Con il suo stile inconfondibile, Galbusera ha dato forma a tre figure con le fattezze di un bambino, di un giovane e di un adulto. Esse rappresentano tutti gli abitanti di Bernareggio, dal più giovane al più anziano, che rivolgendosi alla lapide intendono rendere omaggio ai caduti. Le tre figure camminano illuminate da un grande sole che indica la strada verso i sacri valori, della memoria e della riconoscenza. Un modo per dimostrare loro che quel sacrificio non è stato vano. A tanti anni di distanza le loro sofferenze saranno sempre vive nei cuori di tutti noi. Viva l'Italia, viva le Forze Armate".

L'allocuzione finale del sindaco Andrea Esposito

Immancabile l'allocuzione finale del sindaco Andrea Esposito che ha chiuso gli interventi di rito, lasciando un messaggio in parte provocatorio per la comunità, esortando cioè tutti a mantenere l'impegno nel partecipare ad eventi come questi, da cui passa anche il nostro presente e il futuro.
"Cari concittadini, oggi celebriamo questa giornata non solo con la nostra presenza, i discorsi e la memoria, ma con un gesto che rimarrà negli anni. Sono molto orgoglioso di poter inaugurare un altro monumento a Bernareggio, dopo il "monumento Italia" all'ingresso del municipio tre anni fa. Voglio ringraziare pubblicamente Gianni Ruga e tutti gli Alpini di Bernareggio per aver lanciato l'idea di regalare un monumento ai caduti al cimitero, qui dove sono indicati i nomi di alcuni giovani. Un immenso grazie va a Pasquale Galbusera, il nostro 'bernareggino', che ha dato la sua piena disponibilità e ci ha permesso di rendere concreta questa proposta. Una persona appassionata e disponibile, un artista carico di idee che non si ferma ai successi che ha raggiunto, e per questo non smetterò mai di ringraziarti. Come ha detto l'arcivescovo Delpini qualche giorno fa, non mimetizziamoci, non omologhiamoci. Usciamo dal conformismo che lega tante persone all'inattività. L'emozione che trovo più calzante oggi è guardarsi indietro e dire a quei soldati caduti che abbiamo capito i loro sacrifici".
M.L.
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