Retesalute: rassicurazioni sul Tfr (versato) e più sicurezza con l'aumento di capitale

Il primo ad avere fatto "due conti", probabilmente non così complessi e con i dati che aveva a disposizione, è stato il sindaco di Verderio Alessandro Origo, la cui meticolosità ha sempre caratterizzato i suoi interventi anche per perfezionare i "centesimi".
"Sono favorevole a un incremento di capitale sociale e con l'ampliamento ai quattro comuni dell'oggionese, per Verderio ci sarà già un risparmio di 800 euro".




Poca roba, almeno per adesso, ma di sicuro nessuna perdita come già rassicurato più volte nel corso delle ultime assemblee ma evidentemente non ancora chiaro a Renato Ghezzi che ha chiesto, nuovamente, al presidente la necessità di tutto ciò.
"L'aumento di capitale sociale serve per avere risorse finanziarie" ha spiegato il presidente del Cda di Retesalute Alessandro Salvioni "in questo modo c'è maggiore forza finanziaria e meno necessità di ricorrere al credito. L'azienda patrimonializzata è forte dal punto di vista dei servizi. Ribadisco che l'azienda è economicamente sana e se finanziariamente vogliamo stare tranquilli questi 160 mila euro (per il primo anno e 240mila nei due successivi,ndr) ci aiutano un poco".
Dopo aver chiarito nuovamente la questione del Trattamento di Fine Rapporto che aveva destato qualche preoccupazione negli stessi dipendenti (regolarmente versato ma semplicemente non disponibile a livello di liquidità, ndr) una ... proposta è arrivata dall'assessore di Missaglia Laura Pozzi. "La questione è: abbiamo problemi bancari e dobbiamo avere questo gruzzolo per aver un patrimonio da poter spendere in caso di bisogno. Deduco che questi 450mila euro verranno messi sul conto corrente in attesa di trovare dei bisogni. Se il discorso è di avere un patrimonio, secondo me la cosa più seria è di acquistare un patrimonio che non si svaluta e ci resta e tenerlo come garanzia. Dunque di pensare a comperare una sede".
"I soldi non rimangono sul conto corrente" ha spiegato Salvioni, mentre Massironi sconfortato abbassava la testa stringendosela tra le mani "ad oggi sono i fornitori a farci da cassa. Per i lavori esternalizzati non riusciamo più a ottenere lo sconto perchè le cooperative ci applicano il prezzo massimo in quanto ci devono fare da cassa. Se con un aumento di capitale di 400mila euro riusciamo a limitare questa situazione e a non avere più debiti verso i fornitori possiamo andare a rinegoziare per avere degli sconti. Andiamo così a garantire un minimo con le banche e non chiediamo più ai fornitori di farci cassa".



Renato Ghezzi e Laura Pozzi

"Oggi l'azienda ha anzitutto bisogno di personale amministrativo" ha puntualizzato Maurizio Maggioni, assessore di Olgiate, dimostratosi in più occasioni particolarmente competente in materia "la patrimonializzazione può avvenire con immobili ma al momento con la cassa che ha l'azienda non può permettersi nemmeno un box. Dotiamo questa azienda della capacità finanziaria, è arrivato il momento".

In chiusura non poteva mancare Renato Ghezzi che si è tolto la spina che aveva nel gozzo da anni, ricordando come "Viganò con Missaglia ha dovuto pagare un prezzo più alto per colpa di un partito che oggi si fa paladino di questa azienda (riferendosi alla scelta di Rosagnese Casiraghi sindaco leghista di Missaglia, di non aderire a Retesalute, ndr). Io non immagino nemmeno un fallimento di Retesalute".
S.V.
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