Da ipotesi solamente ventilate nelle quattro assemblee fino a richieste concrete riportate nero su bianco in lettere firmate e controfirmate dai membri del suo esecutivo. Praticamente dei diktat quelli che il Comitato San Michele ha inoltrato, con domande ben precise, a RFI, Trenord, Regione e Amministrazioni comunali. Anche perché alcuni referenti hanno già annunciato che, qualora non dovessero pervenire risposte sufficientemente soddisfacenti, è pronta una manifestazione con chiamata a raccolta delle truppe. Basti tener conto che in poche settimane il movimento fondato a Calusco ed esportato anche in Brianza, nei Comuni colpiti dalla chiusura del Ponte, ha raggiunto ben 2mila adesioni. Numeri che permettono al sodalizio di avanzare richieste per un incontro urgente ai dirigenti di RFI per avere tutta la documentazione ufficiale dei rilievi effettuati negli ultimi due anni (con specifiche relative ai mesi precedenti la chiusura della struttura), quella relativa al progetto per la ristrutturazione, la comunicazione di inizio e fine lavori, l'indicazione di un referente RFI con cui la cittadinanza possa interfacciarsi. Tutto ciò è contenuto in una lettera che i membri del comitato hanno spedito pochi giorni fa direttamente a Reti Ferrovie Italiane. Ma ce n'è anche per Trenord. Nella missiva indirizzata a chi gestisce il trasporto ferroviario e, da quando è chiuso il ponte, anche le navette che fanno la spola tra le stazioni di Paderno e Calusco, il comitato ha chiesto: puntualità ed efficienza che ad oggi mancano, il rafforzamento del personale deputato alla conduzione dei mezzi e alla loro manutenzione, ulteriori navette che percorrano anche la tratta Calusco-Airuno e Airuno-Paderno perché ''
dimezzerebbero i tempi di percorrenza sui bus e consentirebbero ai pendolari di raggiungere Milano con un notevole vantaggio'', l'istituzione di una tratta Calusco-Capriate per consentire a molti di prendere i pullman implementati da ''Nord Est Trasporti''. E poi, qualora venisse riaperto il passaggio pedonale sopra il ponte che siano attivate navette che portino in prossimità della struttura, lascino il tempo ai pendolari di percorrerla a piedi e di salire a bordo di un'altra navetta che li porti successivamente alla stazione che devono raggiungere. A Trenord il comitato chiede anche che biglietti e abbonamenti possano essere utilizzati per prendere diverse direttrici e non la sola Milano-Bergamo via Carnate, ad esempio, per lasciare maggiore flessibilità a chi utilizza i mezzi del trasporto pubblico in questa situazione di difficoltà. C'è poi una richiesta ad hoc anche per Regione e Amministrazioni: che sospendano o almeno riducano le imposte di propria competenza quali addizionale regionale, Irap, addizionale comunale, Imu, Tasi e Tari.
Di seguito, in formato PDF, le lettere originali firmate dai membri del comitato:
Alberto Secci