ATS Brianza: situazione sotto controllo sul fronte pediatri

Il problema del turnover di medici e di pediatri che sta tenendo banco sui media a livello nazionale è per il momento sotto controllo per quanto riguarda i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che operano sul territorio dell’ATS Brianza”.  A rassicurare i pazienti di ogni fascia di età nelle province di Monza e di Lecco è Massimo Giupponi, Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute.
 
In merito ai pediatri di libera scelta abbiamo la necessità di sostituirne 4 su 167: una percentuale bassissima – entra nei dettagli il dottor Giupponi – In quanto ai medici di medicina generale, per assicurare la copertura usciamo con due bandi all’anno che ci permettono di coprire buona parte delle posizioni disponibili. Il resto viene garantito con incarichi provvisori come previsto dalla legge. A fine ottobre sarà pubblicato un bando per 31 posti, distribuiti tra l’area di Lecco (7) e quella di Monza (24), su un organico di 710 medici”. Sul fronte dei pediatri il problema del turnover non creerà preoccupazioni ancora per alcuni anni, in quanto si tratta di una figura che è stata introdotta successivamente a quella del medico generalista. Quindi l’ondata di pensionamenti massicci è spostata in là.
 
Più ristretti i tempi per i medici generalisti: nei prossimi anni ne andranno in pensione parecchi: “Sarà quindi fondamentale un impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti per trovare soluzioni in tempo, a partire da un aumento dei posti nelle scuole di formazione triennali, così da sopperire almeno parzialmente ai pensionamenti dei medici di medicina generale nati tra il 1950 e il 1952. Peraltro è già un ottimo segnale che il tema sia sotto i riflettori”.
 
La scorsa settimana Regione Lombardia ha pubblicato il bando, riaprendone i termini, del concorso pubblico per esami per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale, passando da 165 a 317 posti per il triennio 2018-2021. ATS Brianza sta lavorando per accogliere più borsisti sul territorio di riferimento adeguando in maniera significativa l’offerta formativa.
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