Ponte: piano in Soprintendenza, ci vorranno 4 mesi per il via libera. Il Comitato, un Commissario espressione del territorio
Per fortuna il Comitato ponte San Michele ha un'altra impostazione: per accelerare le tempistiche ha proposto la nomina, mediante decreto del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, di un Commissario straordinario che sia espressione del territorio. Evviva!
Ma al di là del Commissario a che punto stanno le procedure? Il 21 settembre scorso RFI aveva presentato a Milano il piano di intervento straordinario ma sembra che per disguidi interni al colosso ferroviario detto piano sia stato inviato alla Soprintendenza di Brescia, a cui fa capo Bergamo, soltanto i primi giorni di ottobre. Ora spetta alla Soprintendenza esprimere una valutazione sulle opere da realizzare e ciò richiederà almeno quattro mesi. Se tutto andrà bene, ma c'è da dubitarne, i lavori potrebbero partire nella primavera del 2019. La durata è confermata in due anni.
Si sta anche ipotizzando di realizzare un'imbragatura, cioè un contenimento strutturale provvisorio che consenta il passaggio di pedoni, cicli e veicoli. Ma è solo una ipotesi che peraltro richiede anch'essa non meno di due mesi per valutarne la fattibilità.
Nel frattempo il Comitato Ponte attende ancora di conoscere, dati alla mano, le ragioni che hanno indotto i responsabili di RFI a ordinare la chiusura del San Michele con decorrenza immediata, ore 22 del 14 settembre (con predisposizione delle barriere alle 24) mentre soltanto il 13 settembre la stessa RFI comunicava alle autorità locali la chiusura temporanea per il 15 ottobre.