Ponte: vertice tra sindaci, Prefetti e RFI, confermati 2 anni di chiusura, ma dall’inizio dei lavori. Quando? Ancora non si sa

La Prefettura di Bergamo, dove si è svolto l'incontro
Si è concluso da pochi minuti il vertice sulla chiusura del Ponte di Paderno al quale hanno partecipato i sindaci di Paderno, Calusco e il presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano, i Prefetti di Lecco e Bergamo, Regione e RFI, rete ferrovie italiane. A rilasciare le prime dichiarazioni in seguito all'incontro è stato il sindaco caluschese Michele Pellegrini. Ha spiegato che, come prima cosa, RFI ha confermato che dall'inizio dei lavori ci vorranno almeno due anni prima che l'intervento alla struttura venga portato a termine.
''Decorreranno da quando avranno inizio i lavori"  ha spiegato Pellegrini. "RFI ha confermato i due anni e che faranno in modo di tenerci sempre informati. C'è la possibilità, ci hanno detto, che prima di quel termine venga comunque consentito l'accesso ciclopedonale, o addirittura veicolare o ai treni. Questo è l'obiettivo''. Se RFI dovesse mantenere l'impegno, ha aggiunto il Sindaco, l'accesso ciclopedonale potrebbe aprire più presto del previsto. In questo caso potrebbe però tramontare l'idea di un ponte alternativo, che invece tornerebbe valida qualora per l'apertura della parte superiore, cioè dell'asse stradale, venga rimandata.
''La possibilità di un ponte alternativo tra Imbersago e Villa d'Adda è stata presa in considerazione, ha proseguito Pellegrini. Questo, tuttavia, verrà attuato solo dopo uno studio di fattibilità, sia riguardo al suo costo che  alla convenienza. E' ovvio che bisogna valutare che serva davvero. Se RFI tra 3 mesi ci dicesse che il ponte è riaperto al traffico ciclopedonale, allora si potrebbe anche fare a meno''. Stando a quanto riferito da Pellegrini, quindi, l'ipotesi di un ponte provvisorio è perciò ancora viva, con almeno 3 o 4 soluzioni già discusse.
''Un'altra novità è che Regione si impegnerà ad organizzare un tavolo con tutti gli enti interessati, un incontro straordinario, diverso da una conferenza dei servizi che richiederebbe molto più tempo. Qualcosa al di sopra, che possa far accelerare tutti i tempi. RFI ha già inviato il progetto definitivo alle Sovrintendenze e si sta lavorando perché il riscontro arrivi quanto prima, per approvare e partire con i lavori. Abbiamo chiesto, però, che RFI mandi a tutti gli enti interessati il progetto definitivo, così da portarci avanti, anche in questo modo, sulle tempistiche''.
A.S.
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