Inquinamento atmosferico: buona la situazione delle PM10. L’Ozono fa meno paura, solo 7 sforamenti della soglia limite
Il mese di settembre, dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico è stato il migliore degli ultimi mesi estivi.
Va subito segnalata la situazione positiva del meratese. In città le polveri sottili si sono assestate su una media di 24,7 microgrammi per metro cubo di aria mentre i superamenti del valore obiettivo dell’Ozono (120 mµ/mc) sono stati soltanto 7.
Nessun superamento della soglia di informazione (180). Decisamente peggiore la situazione dal punto di vista dell’inquinamento da Ozono a Lecco e a Moggio in Valsassina. Ma vediamo come di consueto i dati provinciali suddivisi per i tre grandi comparti: lecchese, casatese-oggionese e meratese.
MERATESE: l’area a sud della provincia appare dai dati assai meno colpita dall’Ozono. A Merate i superamenti sono stati solo 7 per un totale nel quadrimestre di 68. Leggermente più alta invece la media di PM10 e questo non fa guardare alle settimane venture con ottimismo: con un giorno di mancata rilevazione la media è risultata di 24,7 mµ/mc. Il giorno in cui le polveri sottili hanno fatto segnare la punta più alta, 37, è stato giovedì 27. La più bassa, 8, il 1° del mese. La concentrazione di Ozono è stata rilevata tra il 6 e il 13 settembre. Dal 14 i dati si sono mantenuti sotto quota 120 e spesso anche sotto quota 100. Ma. Come si diceva, ora si attende l’accensione delle caldaie. E sicuramente ottobre inizierà a far segnare sconfinamenti anche violenti oltre la soglia limite di 50 mµ/mc.
LECCHESE: le polveri sottili hanno confermato i dati dei mesi di giugno, luglio e agosto: incidenze bassissime. In via Amendola la media dei 30 giorni è stata di 16,3, in via Sora di 16,4, a Valmadrera di 17,6, a Moggio di 18,5 a Mandello di 12,6. La prima soglia, come noto, è collocata a 50 mµ/mc. Quando gli impianti di riscaldamento sono spenti l’aria è pressoché priva di polveri sottili. Il problema si ripresenterà dalla seconda metà di ottobre in avanti quando sarà possibile riaccendere le caldaie. Ben diversa invece l’analisi sull’inquinamento da Ozono. A Lecco in via Sora i superamenti del valore obiettivo di 120 mµ/mc sono stati ben 20 con due punte oltre la soglia di informazione: 182 e 184 l’11 e 12 settembre. Nel complesso i superamenti negli ultimi 4 mesi sono stati 82 contro una tolleranza prevista dalle normative di 25 per tutto l’anno. Analoga situazione a Valmadrera: 14 superamenti e ben 6 giorni di centralina fuori uso. Nonostante ciò il totale degli sforamenti è salito a 83. A Moggio la situazione peggiore con 22 rilevazioni oltre la soglia limite e un totale nei quattro mesi di 91. Situazione critica anche a Calolzio: tra luglio e agosto i superamenti erano stati 49 più i 14 di settembre per un totale di 63. Anche a Colico situazione difficile per l’Ozono: nei soli mesi di luglio e agosto il limite era stato valicato 34 volte. A settembre 17 per un totale di 51.
CASATESE/OGGIONESE: molto critica la situazione anche nella fascia a ovest della provincia. Le polveri sottili si mantengono su valori medi decisamente bassi: Casatenovo 18.6, Barzanò 16.8, Missaglia 18.4, Oggiono 17.3 Ma l’ozono ha dilagato per l’intera area. Non ci sono state punte talmente elevate da sforare la soglia di informazione ma oltre 120 mµ/mc Casatenovo è andata 15 volte per un totale nel quadrimestre di 83; Barzanò 14 volte (84); Missaglia 13 volte (84); Oggiono 15 volte (84).