Chiusura del S. Michele, un vertice lunedì. Il sindaco di Brivio Airoldi: ''Proporrò di differenziare i carichi''

Il vertice in Prefettura è fissato per lunedì mattina alle 10: i sindaci dei comuni interessati dalle ripercussioni legate alla repentina chiusura del ponte di Paderno decretata nella serata di ieri da RFI si confronteranno, alla presenza di sua Eccellenza Liliana Baccari e dei rappresentanti delle altre realtà coinvolte, per trovare la quadra in una situazione dove ognuno, chiaramente, metterà sul tavolo le proprie istanza che, per usare l’espressione scelta dal primo cittadino di Brivio, l’ing. Federico Airoldi, dovranno poi essere necessariamente “calmierate”.

Il sindaco di Brivio, Federico Airoldi

“E’ innegabile che le uniche due alternative al San Michele, escludendo Trezzo in quanto troppo fuori, sono il ponte di Brivio e il Cesare Cantù di Olginate” spiega il borgomastro, già alle prese, dal pomeriggio odierno con la formazione dei primi incolonnamenti dalla Madonna del Bosco verso l’Adda.

Il ponte di Brivio

“Da parte mia proporrò di differenziare le tipologie di traffico, incanalando i mezzi sotto i 35 quintali a Brivio, dove già sono in essere limitazioni per i carichi pesanti, deviando invece verso Olginate i mezzi con stazza superiore. Il tutto tenendo in considerazione che già su tutto il territorio comunale di Imbersago vige il divieto di transito per i mezzi pesanti, altra questione che dovrà essere valutata dal tavolo. Come sindaco di Brivio, poi, non potrò non far presente come sul mio territorio ci siano attività commerciali che devono essere tutelate”.

Il ponte ''Cantù'' di Olginate

Limitare i disagi per tutti, sarà dunque l’imperativo dei partecipanti all’incontro. Nella convinzione comune che “forse bisognava pensarci prima di arrivare a questa situazione”, sempre per utilizzare la chiosa del sindaco rivierasco che, ancor prima di affrontare quello che sarà sicuramente un lunedì nero, già dovrà fare i conti con l’innestarsi del “problema ponte” con la Festa di Brivio che domani richiamerà in paese migliaia di visitatori, in aggiunta a tutti coloro che sotto le tre arcate secolari passeranno solo perché obbligati dalla chiusura del più snello San Michele. Sarà (probabilmente) da mani nei capelli.
A.M.
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