Il meratese soffre (meno di altre zone) per il tasso di Ozono. Migliora l’aria a settembre, bassi anche i valori delle polveri
Il mese di agosto 2018 è iniziato in modo pessimo per quanto concerne la qualità dell’aria. In particolare la presenza dell’Ozono ha superato in quasi tutte le centraline della provincia la cosiddetta “soglia di informazione” che scatta quando il valore supera i 180 microgrammi per metro cubo. La punta massima si è registrata a Casatenovo con 214; valori sotto i 180 mµ/mc a Calolzio e Mandello mentre Merate ha fatto segnare quota 190. Nel complesso della provincia se, come sempre accade in estate, le polveri sottili non hanno destato preoccupazione, è l’Ozono a fare davvero paura. Perché le conseguenze, come abbiamo già scritto, non vanno sottovalutate. Il Decreto legislativo 155/2017, infatti definisce la soglia accettabile un valore al disotto di 120 mµ/mc con una tolleranza di non più di 25 superamenti in un anno. La “Soglia di informazione” scatta oltre i 120 e fino a 180 mµ/mc, “. . . .livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione. . .”. mentre la “Soglia di allarme” scatta tra 180 e 240 mµ/mc e la Legge parla di rischio reale per la salute umana per la popolazione nel suo complesso.
Come per le PM 10 i limiti annui sono regolarmente superati per multipli, non per unità. A Missaglia, per citare un esempio, tra giugno e agosto il valore di 120 + stato superato 71 giorni, quasi tre volte tanto il limite massimo di tolleranza previsto dalla normativa vigente.
Ma vediamo come di consueto le tre aree della provincia di Lecco.
LECCHESE: le polveri sottili sono scarsamente presenti in tutta l’area che dal lago sale fino a Colico. Nel capoluogo arrivano a 10 mµ/mc rispetto al limite di 50. Analoga situazione a Valmadrera (13,4) e Mandello del Lario (9,3). Di tutt’altro segno l’incidenza dell’Ozono per metro cubo di atmosfera. A Lecco via Sora si sono registrati ben 22 superamenti della soglia di 120 mµ/mc e in tre giornate si è andati oltre 180. Per cinque giorni la centralina non ha funzionato. In totale i superamenti tra giugno e agosto sono stati ben 62. Valmadrera sta pure peggio con 23 superamenti del valore obiettivo (120) e quattro della soglia di informazione con la punta il giorno 1 di 211. Nei tre mesi estivi il superamento di 120 è stato registrato ben 69 volte. Mandello del Lario sta leggermente meglio con 20 sconfinamenti ma nessuna rilevazione oltre la soglia di informazione. Comunque anche il comune sul lago nei tre mesi ha visto l’Ozono superare la soglia obiettivo per 64 giorni. Migliore, ma pur sempre fuorilegge il bilancio di Colico con 16 superamenti a agosto, tutti comunque entro la soglia obiettivo e, in totale 50 nel trimestre più caldo dell’anno.
CASATESE/OGGIONESE: anche nel territorio a ovest della provincia il quadro è simile. Le PM10 incidono pochissimo, la punta più alta a Barzanò con 16 mµ/mc, ma l’Ozono dilaga ovunque. A Casatenovo si sono registrati 22 superamenti del limite obiettivo con il culmine il giorno 1 di 214, ben oltre la soglia di informazione. Nel complesso gli sforamenti tra giugno a agosto sono stati 68, con buona pace dei 25 tollerati dalla Legge. Idem a Barzanò, 21 superamenti, punta massimo l’1 con 209 e un totale di 70. Missaglia rispecchia il paese vicino con 22 superamenti (209 il massimo) per un totale trimestrale di 71; e così pure Oggiono la cui centralina a agosto ha fatto segnare per 21 volte valori oltre i 120 mµ/mc e nel trimestre per 69 volte.
MERATESE: solitamente l’areapiù inquinata della provincia da ottobre a aprile, nel periodo estivo soffre un po’ meno per l’Ozono. I superamenti ci sono, ben 20 nel solo mese di agosto per un totale nel trimestre di 61 (già uno dei valori più bassi) ma sono le punte eccessive che a Merate risultano più contenute. Soltanto il primo del mese la centralina è andata oltre la soglia di informazione di 180 (190) nei restanti giorni si è mantenuta a metà strada tra 120 e 180, per dieci volte è rimasta al di sotto del valore obiettivo. Situazione analoga nei comuni dell’hinterland con valori sopra 120 ma al di sotto di 180.
Per tutti l’inizio del nuovo mese, settembre, è all’insegna di un’aria più pulita. Nei primi 3 giorni non si registrano superamenti del valore obiettivo ed anzi i dati si attestano tra 60 e 70 mµ/mc.
Come per le PM 10 i limiti annui sono regolarmente superati per multipli, non per unità. A Missaglia, per citare un esempio, tra giugno e agosto il valore di 120 + stato superato 71 giorni, quasi tre volte tanto il limite massimo di tolleranza previsto dalla normativa vigente.
Ma vediamo come di consueto le tre aree della provincia di Lecco.
LECCHESE: le polveri sottili sono scarsamente presenti in tutta l’area che dal lago sale fino a Colico. Nel capoluogo arrivano a 10 mµ/mc rispetto al limite di 50. Analoga situazione a Valmadrera (13,4) e Mandello del Lario (9,3). Di tutt’altro segno l’incidenza dell’Ozono per metro cubo di atmosfera. A Lecco via Sora si sono registrati ben 22 superamenti della soglia di 120 mµ/mc e in tre giornate si è andati oltre 180. Per cinque giorni la centralina non ha funzionato. In totale i superamenti tra giugno e agosto sono stati ben 62. Valmadrera sta pure peggio con 23 superamenti del valore obiettivo (120) e quattro della soglia di informazione con la punta il giorno 1 di 211. Nei tre mesi estivi il superamento di 120 è stato registrato ben 69 volte. Mandello del Lario sta leggermente meglio con 20 sconfinamenti ma nessuna rilevazione oltre la soglia di informazione. Comunque anche il comune sul lago nei tre mesi ha visto l’Ozono superare la soglia obiettivo per 64 giorni. Migliore, ma pur sempre fuorilegge il bilancio di Colico con 16 superamenti a agosto, tutti comunque entro la soglia obiettivo e, in totale 50 nel trimestre più caldo dell’anno.
CASATESE/OGGIONESE: anche nel territorio a ovest della provincia il quadro è simile. Le PM10 incidono pochissimo, la punta più alta a Barzanò con 16 mµ/mc, ma l’Ozono dilaga ovunque. A Casatenovo si sono registrati 22 superamenti del limite obiettivo con il culmine il giorno 1 di 214, ben oltre la soglia di informazione. Nel complesso gli sforamenti tra giugno a agosto sono stati 68, con buona pace dei 25 tollerati dalla Legge. Idem a Barzanò, 21 superamenti, punta massimo l’1 con 209 e un totale di 70. Missaglia rispecchia il paese vicino con 22 superamenti (209 il massimo) per un totale trimestrale di 71; e così pure Oggiono la cui centralina a agosto ha fatto segnare per 21 volte valori oltre i 120 mµ/mc e nel trimestre per 69 volte.
MERATESE: solitamente l’areapiù inquinata della provincia da ottobre a aprile, nel periodo estivo soffre un po’ meno per l’Ozono. I superamenti ci sono, ben 20 nel solo mese di agosto per un totale nel trimestre di 61 (già uno dei valori più bassi) ma sono le punte eccessive che a Merate risultano più contenute. Soltanto il primo del mese la centralina è andata oltre la soglia di informazione di 180 (190) nei restanti giorni si è mantenuta a metà strada tra 120 e 180, per dieci volte è rimasta al di sotto del valore obiettivo. Situazione analoga nei comuni dell’hinterland con valori sopra 120 ma al di sotto di 180.
Per tutti l’inizio del nuovo mese, settembre, è all’insegna di un’aria più pulita. Nei primi 3 giorni non si registrano superamenti del valore obiettivo ed anzi i dati si attestano tra 60 e 70 mµ/mc.