Merate: quella riunione del centrosinistra in una fresca sera di fine estate sotto il gazebo
Caro direttore
ti devo segnalare una svista, imperdonabile, per un osservatore solitamente attento. Qualche sera fa nel gazebo del bar di via Carlo Baslini sul quale incombono le finestre del tuo quartier generale le anime più attive del centrosinistra si sono ritrovate per una chiacchierata conviviale. Va detto che era ancora una di quelle giornate torride ma non più interminabili che, a sera, riescono a regalare un po’ di refrigerio. Dunque diciamo che poco dopo le 21 mani educate hanno estratto una ad una le sedie dei quattro tavoli che di giorno stanno sotto la copertura, dunque sedici in tutto e le hanno poste a cerchio. E su ognuna di esse ha preso posto un personaggio del centrosinistra di sicura notorietà. In senso orario, Giliola Sironi, Silvia Villa, Giovanni Battista Albani, Ercole Redaelli, Aldo Castelli, Alessandro Pozzi e Valeria Marinari. Mi scuso già con chi ho citato e invece non c’era e con chi c’era che invece ho dimenticato. La via è poco illuminata anche se, in compenso è un crogiuolo di illegalità, dalle auto e moto che l’attraversano pur senza autorizzazione, ai ragazzi che giocano a palla, financo ai bimbi che urlano a squarciagola sotto l’occhio benevolo di genitori cui forse non pare vero che, almeno per qualche ora i bimbetti si possano sfogare in modo da tornare a casa e andare subito a dormire. E pazienza se qualche residente incolpevole ne paga il fio. Ma torno alla seduta spiritica, per quanto senza tavolino e bicchierino mobile. Naturalmente, caro direttore non so quale sia stato il tema del lungo incontro, potevo solo contare sulla vista data la distanza ma sicuramente qualche passaggio sulle prossime elezioni l’ho captato, transitando a piedi.
Rientrando a casa mi sono chiesto se quella fosse davvero la nervatura di base del centrosinistra, e quindi gli autori della stesura del programma e della lista elettorale oppure soltanto una rimpatriata di vecchie glorie, ormai consunte dal tempo anagrafico e politico. Ma certo mi ha sorpreso l’assenza dei giovani. Non si diceva che il PD sotto la guida di Gino Del Boca ha riunito una buona squadra di ventenni pronti a scendere nell’agone politico cittadino? Non sono stati invitati? Erano ancora in vacanza come si conviene a giovanotti di buona famiglia e proprio per ciò, del PD?
Non so cosa rispondermi, magari tu ne sai di più ma per qualche ragione che mi sfugge hai preferito ignorare la seduta. Nel qual caso vedi tu se pubblicare o meno questa mia informativa. Però lasciami dire che sono rimasto davvero stupito, dopo decenni ancora le stesse persone e, probabilmente, le stesse idee. Il mondo di Albani, Castelli e compagni non esiste più e più tornerà. Che cosa possono portare come valori aggiuntivi personaggi che hanno storicamente e evidentemente fatto il loro tempo, seppure con onore?
Matrix